Ciclo dell'Impero by Isaac Asimov

Ciclo dell'Impero by Isaac Asimov

autore:Isaac Asimov [Asimov, Isaac]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: Science Fiction
pubblicato: 2010-01-20T21:00:00+00:00


«I miei omaggi, signore!»

L’Autarca interruppe: «Ritorno subito. Ho una signorina con me. Preparate la manovra per le maniche d’aria e il contatto a tunnel». E tolse la comunicazione. Si rivolse a Biron: «Avevo già detto loro che probabilmente c’eravate voi, sull’astronave. Altrimenti non mi avrebbero lasciato venire. Vostro padre era molto amato».

«Ecco perché volevate usare il mio nome.»

L’Autarca alzò le spalle.

«Ciò che avete detto al vostro ufficiale non è esatto» disse Biron all’Autarca.

«In che senso?»

«Artemisia degli Hinriadi rimane qui.»

«Dopo quello che vi ho detto?»

«Non mi avete detto niente» disse Biron, con durezza. «Avete espresso una vostra opinione. E sono pienamente giustificato se non vi credo. Spero che capirete.»

«Conoscete Hinrik, e vi pare che quanto ho detto sia poco plausibile?» Biron non rispose.

«Io dico di no» disse Artemisia. «Che prove avete?»

«Nessuna prova diretta, naturalmente. Non fui presente ad alcun colloquio tra vostro padre e i Tirannici. Ma posso esporre alcuni noti fatti, e lasciare le conclusioni a voi. Per prima cosa, il vecchio Governatore di Widemos si recò da Hinrik sei mesi fa, come sappiamo. Posso qui aggiungere che era un po’ troppo entusiasta nel perseguire il suo scopo, e che forse può avere fatto eccessivo affidamento sulla discrezione di Hinrik. Sia come sia, in quella occasione parlò più

del dovuto. Sua Signoria Gillbret lo può confermare.»

Gillbret, miseramente, non poté fare altro che annuire, e si trovò di fronte Artemisia, furente e in lacrime. «Mi dispiace, Arta, ma è la verità. Te l’ho detto. È

dal Governatore di Widemos che ho sentito parlare dell’Autarca.»

L’Autarca proseguì: «Fu una fortuna per me che Sua Eccellenza si fosse procurato delle orecchie meccaniche così lunghe con cui appagare la sua curiosità

sui colloqui di stato del Governatore di Rhodia. Senza volere, fu Gillbret a farmi capire il pericolo, quando mi parlò per la prima volta. Partii al più presto, ma ormai il danno era fatto.

«Ora, a quanto ne possiamo sapere noi, quello fu l’unico passo falso commesso da Widemos, e Hinrik, incontestabilmente, non gode di una grande reputazione di uomo coraggioso e indipendente. Vostro padre, Farrill, è stato arrestato a capo di sei mesi. Se non fu per delazione del padre di questa ragazza, per delazione di Hinrik di Rhodia, come fu, allora?»

«E voi» disse Biron «non l’avevate avvisato?»

«Nel nostro tipo di attività, Farrill, ciascuno di noi si assume i propri rischi, ma vostro padre fu avvisato: lo fu davvero. Dopo di che, non ebbe più alcun contano, neanche indiretto, con nessuno di noi e distrusse ogni prova, di qualsiasi genere. Alcuni di noi credevano che avesse intenzione di lasciare del tutto il Settore, o almeno di nascondersi. Ma lui non volle farlo.

«E io credo anche di capirne il motivo. Se avesse cambiato il suo modo di vita, avrebbe fornito la prova di ciò che i Tirannici avevano saputo, e con questo avrebbe fatto correre un pericolo all’intera organizzazione. Decise di rischiare soltanto la propria vita. Rimase allo scoperto.

«Per quasi mezzo anno i Tirannici attesero che facesse qualche mossa azzardata che lo avrebbe tradito. Sanno avere pazienza, i Tirannici.



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