Dimmi che sarai mio by Kristen Ashley

Dimmi che sarai mio by Kristen Ashley

autore:Kristen Ashley
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2021-03-11T00:00:00+00:00


Capitolo 19

Siamo fatti l’uno per l’altra

Il mattino dopo il matrimonio di Luke e Ava, entrai nella stanza di Ren con un vassoio.

Quel giorno, per la prima volta dalla nostra prima notte insieme, mi ero svegliata che lui ancora dormiva.

E decisi che quella volta sarebbe andata molto meglio.

Così entrai e vidi Ren ancora a pancia in giù e con gli occhi chiusi, il lenzuolo fino alla vita lasciava scoperta la liscia pelle olivastra e i muscoli ben definiti della sua schiena.

Sorrisi a quella vista, misi da parte il vassoio e appoggiai un ginocchio sul letto. Dopodiché gli posai una mano tra le scapole e mi avvicinai per baciarlo sulla rientranza della spina dorsale nella parte bassa della schiena.

Lui si spostò e si voltò.

Io mi alzai e lo guardai in viso.

«Se dormi ancora un po’, Zano, la colazione si raffredderà», dissi a mo’ di buongiorno.

Sollevò le sopracciglia (sexy) prima di spostare gli occhi ancora assonnati sul comodino.

Avevo preparato i french toast alla Roxie. Vale a dire, farciti con crema di formaggio dolcificata allo zucchero a velo (si potrebbe dire che era un bene che Ren cucinasse – nella sua cucina c’era di tutto). Avevo anche fritto alcuni salamini affumicati e tagliato un po’ di fragole senza togliere la parte con la foglia, così da poterle aprire a ventaglio sui piatti che, insieme a due tazze di caffè fumante, erano sul vassoio.

Avevano un aspetto invitante e un profumo delizioso.

Riportò gli occhi su di me. «Tu cucini?».

Sentii le mie sopracciglia aggrottarsi. «Certo che cucino».

«Non avevi mai cucinato per me».

Era vero, non l’avevo mai fatto. Avevo preparato dei panini, ma non contava come cucinare.

Sorrisi, mi chinai e sussurrai: «Che ragazzo fortunato, hai una miriade di delizie che ti aspettano».

I suoi occhi luccicarono, le braccia si chiusero intorno a me e mi ritrovai sdraiata di schiena, con Ren sopra e la sua lingua in bocca.

Carino.

Quando spostò la lingua sul mio collo, gli feci presente: «Tesoro, se continuiamo così, la colazione sarà da buttare».

Mi baciò il collo, si tirò su, mi guardò e mormorò: «Giusto».

Poi portò le labbra alle mie per un bacio veloce e rotolò giù dal letto. Mi misi su un fianco, appoggiata sul gomito, per contemplare il suo sedere mentre si dirigeva verso la cassettiera e afferrava un paio di pantaloni del pigiama grigi con coulisse. Se li infilò (sexy), poi osservai i muscoli della sua schiena muoversi mentre camminava verso il bagno (altrettanto sexy).

Io indossavo un nuovo babydoll di raso color limone con pizzo azzurro (anch’esso sexy – Roxie, Tod e Stevie mi avevano incastrata) così come le mutandine. Ero seduta sul letto a gambe incrociate e tenevo in mano una tazza di caffè quando Ren tornò.

Mi raggiunse, si sistemò con la schiena appoggiata alla testiera, le gambe allungate, le caviglie incrociate e una delle cosce che mi sfiorava il ginocchio. Prese il caffè, diede un sorso, poi mi porse un piatto. Riposi la tazza al mio fianco sul letto mentre lui afferrò il suo piatto, sollevò la forchetta che vi era appoggiata sopra e mi guardò.



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