Fiorio Barbara - 2011 - Chanel non fa scarpette di cristallo by Fiorio Barbara

Fiorio Barbara - 2011 - Chanel non fa scarpette di cristallo by Fiorio Barbara

autore:Fiorio Barbara [Fiorio Barbara]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: narrativa
ISBN: 9788868263799
editore: Ultra
pubblicato: 2014-06-05T22:00:00+00:00


25

Per quattro giorni non successe nulla. Nulla di stravolgente, s’intende. Nulla di più stravolgente del solito, per meglio dire.

Quattro giorni di tregua durante i quali le giornate si susseguirono con la loro consueta densità di abitudini.

Paolo, grazie alle sue fonti, trovò conferma dei sospetti sulla Tutto&Subito: era di Simone Pezza, il fidanzato di Carlotta. Nessuno si scompose per la notizia.

Anna individuò nel cuoco, in un’addetta alle pulizie e in un fattorino gli altri complici, e Maddalena non dovette nemmeno licenziarli. Se ne andarono loro, ormai forti della nuova e trionfante collaborazione con la società di Pezza.

Lucia parlò con Armando e, con la scusa di non voler mettere in difficoltà la padrona di casa, spiegò di non poter lasciare il proprio monolocale prima di un paio di mesi. Armando, intuendone i veri timori, la lasciò libera di prendersi il proprio tempo.

Beatrice, che dopo quella sera non aveva più sentito Enrico, si buttò a capofitto nella stesura di un nuovo libro di cui non conosceva ancora l’inizio ma era certa del finale.

Penelope disegnò come non ebbe mai fatto prima, felice della nuova convivenza con Damiano e con Mara, già perfettamente ambientata. Si sentiva appagata e completa, senza vuoti emotivi da colmare.

«È questo che mi preoccupa, Penny», dichiarò Maddalena misurando un paio di scarpe e chiedendo alla commessa del negozio altri due modelli da provare. «Tutto questo nirvana è meraviglioso, ma cerca di prenderlo a piccole dosi o metterà completamente fuori uso i tuoi istinti».

Beatrice, fingendo indifferenza per il silenzio del cellulare, invidiò l’espressione serafica di Penelope. Chissà, forse la sua era davvero la soluzione ideale. Niente più aspettative sugli uomini, perennemente mal riposte. Niente più ansiose ricerche e dolorose solitudini, niente più nostalgie di tempi passati e senso di rinuncia per lieti futuri. «Non è che ti stai illudendo un po’?», le domandò, nel dubbio.

«Non fraintenderci, Penny», incalzò Maddalena. «L’affiatamento tra te e Damiano è molto bello, ma purtroppo lui non può essere il tuo compagno e tu non puoi rinunciare a trovare quello giusto».

«Perché non posso rinunciare? È quello che abbiamo sempre fatto».

«Perché non è mai stata la tua scelta fino in fondo», le rispose Beatrice.

«E perché sai benissimo che questo equilibrio non potrà durare a lungo», le ricordò Maddalena.

Penelope, sconfitta, assentì in silenzio, consapevole.

«Quindi giovedì sera noi tre si va al Quarantadue a fare sfracelli di cuori», annunciò Beatrice.

«Certo che con voi due alle calcagna non potrò mai diventare un’asceta!», borbottò Penelope.

«Oh, non ringraziarci, sarà sempre un piacere», rise di rimando Beatrice indicando golosamente una gelateria.

Aspettarono di essere davanti a variopinte coppe di gelato per sviscerare l’argomento Enrico.

«E non l’hai più sentito?».

«No».

«Si farà vivo, la gita in barca è domani», risolse pragmatica Maddalena.

«Magari ha cambiato idea».

«Ne dubito, sembra piuttosto determinato. Anche se…».

«Anche se?».

«Anche se è strano. Qualcosa non torna. Troppe coincidenze e ora anche una fidanzata. Non ti fidare troppo».

«E chi l’ha mai fatto?», rispose caustica Beatrice.

L’aveva fatto eccome. Lo sapevano tutte e tre. Per quello era sempre stata la più determinata tra loro nel non concedersi più cedimenti sentimentali.



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