Giovanni Falcone by Stefano Marina

Giovanni Falcone by Stefano Marina

autore:Stefano Marina [Marina, Stefano]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Villaggio Maori
pubblicato: 2018-05-06T22:00:00+00:00


GIUSEPPE

Le cene per il dottor Falcone erano a volte la valvola di sfogo per le tante tensioni accumulate durante il giorno, a volte una tortura indescrivibile.

Quando le cene erano di lavoro qualsiasi posto, qualsiasi locale era buono per andare a mangiare. Il dottore ce lo comunicava prima, con un certo anticipo e noi prima di tutto cominciavamo a fare le solite azioni di bonifica e di verifica necessarie ad evitare guai.

Viceversa, quando doveva decidere lui, pochi erano i ristoranti ideali, quelli per i quali spendeva una parola buona, per la cucina, per la location, per la simpatia ma soprattutto per la certezza che i titolari non avessero rapporti di qualsivoglia tipo con Cosa nostra.

Uno dei locali di suo totale gradimento era il ristorante dell’Hotel Patria, all’interno di via Roma. Là realizzammo quella famosa cena, tutti insieme, con il dottor Falcone, di cui ti ho già raccontato. Là il giudice vi andava sicuro che quel locale era sano.

Ogni tanto si andava a mangiare da suo cognato a Mondello, oppure dal dottor Lo Voi, e più d’una volta allo “Chamade Mare” sempre a Mondello. Sempre a Mondello qualche volta si andava anche in quel ristorante sull’acqua, al “Charleston”, oppure a Palermo a “La scuderia”, vicino allo stadio.

Una sera, lo ricordo benissimo soprattutto per la scena che anticipò la cena, andammo a cena a “La mensa del popolo”, un ristorantino che si trova ancora in via Mariano Stabile, locale molto rinomato, conosciuto a Palermo per la bontà delle portate e la freschezza delle materie prime. Era gestito da un tunisino. Arrivati all’ingresso trovammo una fila di non meno di una quarantina di persone, tutte in attesa di poter entrare: adesso capisci meglio che tipo di locale doveva essere se c’era la fila per trovare un posto.

Con le auto siamo arrivati proprio davanti all’entrata e, pistole in pugno, com’era inevitabile che fosse in mezzo a tutta quella gente, ci siamo avvicinati allo sportello del dottor Falcone pronti a farlo scendere. Quella sera guidava lui, al suo fianco la moglie Francesca. Il fatto è che il giudice, viste le pistole, e come al solito preoccupatissimo di non creare problemi alle altre persone, in questo caso agli altri clienti, fece quello che nessuno di noi si aspettava che facesse: ingranò la prima e sgommando se ne andò. Dunque la scena era più o meno questa: il giudice a sgommare allontanandosi verso chissà dove e noi dietro come tanti stupidi a cercare di capire, preoccupati, quel che poteva essere successo. Che poteva essere successo secondo te? Che il dottor Falcone, al solito, si era vergognato di creare tutto quel trambusto a causa della sua presenza, e piuttosto che entrare con la scorta armata si sarebbe fatto tagliare un braccio. Quando lo affiancammo tutti ansimanti, e preoccupati, io mi feci avanti e gli dissi, anche un po’ seccato:

«Dottore, il posto al ristorante c’era, perché ci ha fatto fare tutta questa strada a piedi?»

«Ah, tutte queste pistole, la gente si spaventa e poi tutti diranno “Ah, quella rottura di



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.