Giudetti Lina - Anime Di Luce 01 - 2016 - Miracoli Ad Atlantide by Giudetti Lina

Giudetti Lina - Anime Di Luce 01 - 2016 - Miracoli Ad Atlantide by Giudetti Lina

autore:Giudetti Lina [Giudetti Lina]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 9781540491251
Google: QMIPMQAACAAJ
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2016-11-25T23:00:00+00:00


16

L'UCCISIONE DI MEDUSA

Dopo aver attraversato il giardino calpestando le erbacce e i vari filamenti delle piante, il gruppetto di giovani uomini si ritrovò davanti all'ingresso del tempio marcato da un epistilio ornato da minuscoli busti di mostri con le corna sulla testa. I ragazzi l'oltrepassarono uno alla volta ritrovandosi in un atrio dove vi era una debole visibilità concessa dalle fiamme di alcune rare lucerne appese alle travi del soffitto attraverso delle lunghe e sottili corde nere.

Camminarono per un po' rendendosi conto di trovarsi solo nell'anticamera di quella che doveva essere la sala dove era solita dimorare Medusa, così, pur guardandosi intorno con reticenza, proseguirono e vi entrarono. Delimitata da due alte colonne, si trattava di una stanza di dimensioni quattro volte superiori all'atrio, ma era anch'essa illuminata a malapena da poche lucerne. Al centro, attorniata da diverse colonne disposte simmetricamente, c'era un'enorme vasca colma di un liquido verdastro che emanava uno strano fumo.

Si guardarono nuovamente tutti intorno cercando di capire dove fosse Medusa e non appena sentirono piuttosto vicino il sibilo della lingua biforcuta di uno o più serpenti, guardarono con orrore di fronte a loro. Sulla pavimentazione di un'ampia scalinata di tre livelli, scorsero una grossa coda nera ricoperta di scaglie dalle sfumature dorate che strisciando era andata a nascondersi dietro a un massiccio monumento parzialmente distrutto che era scolpito a immagine e somiglianza di Atena circondata da una schiera di altre statue raffiguranti i suoi guerrieri.

Perseo mosse qualche passo in avanti e pur non vedendo ancora Medusa, continuò a sentire vicino il sibilo dei serpenti. Trasse un profondo respiro e facendosi coraggio, si decise a salire la scala.

«Perseo!» Lo fermò Andros. «Dimentichi l'elmo! Non l'hai ancora indossato.» Glielo protese con una mano e lui, cosciente della propria distrazione, si mosse rapidamente per prenderne possesso, ma fu proprio in quei momenti che Medusa comparve sbucando fuori da due colonne. Sembrò a tutti perfino più brutta di quanto avessero mai potuto immaginare. Aveva il viso rotondo contornato da una massa di orribili aspidi neri, la bocca larga con una dentatura simile a quella dei cobra e dalla vita in giù, possedeva un corpo serpentino. Con la sua grossa coda, afferrò avvolgendo subito il più giovane del gruppo, Jorgan, come se avesse voluto stritolarlo. Ireneo strepitò.

«Lascia andare mio fratello!» Gridò e infilzò la sua spada nella coda di Medusa che emise subito un rantolo raccapricciante. Jorgan fu di nuovo libero e Ireneo lo trascinò per mano il più lontano possibile da Medusa che furiosa, si mosse strisciando velocemente per cercare entrambi e quando non li vide, lanciò la propria coda in direzione di Perseo. Gli strappò con sorprendente rapidità l'elmo dalle mani che andando a finire nella vasca con il liquido fumoso, si corrose immediatamente.

Medusa cercò allora di farsi guardare da Perseo. I suoi occhi si accesero di una strana, accecante luce, ma il ragazzo fece in tempo ad allontanarsi rifugiandosi dietro a una colonna.

Medusa lo lasciò perdere per un po' e scelse di concentrarsi su Andros. Lo afferrò e lo avvolse con la coda, pronta a stritolarlo.



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