Gli Errori Delle Donne (In Amore) by Giorgio Nardone

autore:Giorgio Nardone [Nardone, Giorgio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Social Science, Emotions, Family & Relationships, Marriage, Women's Studies, Psychology
ISBN: 9788862201193
Google: MDw2nwEACAAJ
editore: Ponte alle Grazie
pubblicato: 2010-04-14T22:00:00+00:00

Storia di Paola

Da tutti Paola era ritenuta una stupenda bambolina: piccola, ben proporzionata, con lunghi capelli biondi lisci e occhi di un azzurro splendente. Nel tempo ha conservato i tratti infantili del viso ma non i modi. Paola è cresciuta in una famiglia benestante, di saldi principi morali, e da ragazza il suo look non indulgeva a niente che potesse dar adito al minimo fastidio. Mai trasandata ma neppure mai un abito vistoso, sino all'età della prima giovinezza Paola ha conservato modi graziosi e sempre adatti a ogni circostanza, sapendo perfettamente quello che il buon vivere sociale imponeva e accettandolo di buon grado, senza mai un'insofferenza.

Intelligente e curiosa, eccelleva negli studi, raggiungendo la maturità classica nel liceo più prestigioso della sua città e iscrivendosi all'università, facoltà di Lettere.

Paola rappresentava l'icona della ragazza perbene, ma con i primi anni universitari mutò decisamente i suoi modi di fare. Con una spiccata inclinazione per gli studi filosofici, iniziò a frequentare la sua ex insegnante del liceo, dichiaratamente femminista, ma soprattutto la passione per Nietzsche la portò a entusiasmarsi alle teorie nichiliste.

Rimase profondamente colpita dalla vicenda del filosofo tedesco e dalla relazione tra lo stesso Nietzsche, Lou Salomé e Paul Rèe. Studiò a lungo questo caso, arrivò a scriverci un racconto, pubblicato sulla rivista universitaria e illustrato con la famosa foto in cui i due uomini tirano una carrozza guidata da Lou che tiene in mano una frusta, e infine si laureò con una tesi sul Superomismo nella società contemporanea.

Lasciata l'università e continuando a frequentare i circoli femministi, Paola perse i suoi modi aggraziati che lasciarono il passo a un piglio duro e aggressivo, sia nei confronti dell'altro sesso che delle donne troppo femminili. I suoi eleganti e sobri vestiti da bambolina furono sostituiti da un modo di vestirsi austero e quasi frigido, molto mascolino e con il vezzo di portare con sé, memore dell'icona della Salomé, un frustino da cavallo infilato nella cintura dei pantaloni. I suoi capelli, lunghi e curatissimi per anni, ora cadevano incolti e il trucco sparì dal suo viso.

La sua definitiva trasformazione fu sancita quando prese parte a uno dei primi cortei del movimento femminista nella sua città. Paola era lì, in prima fila, e certo urlava insieme alle altre compagne: «Tremate, tremate le streghe son tornate» anche se lei pensava a tutt'altro tipo di strega. Non amava più l'unione con altre donne e voleva fare parte a sé, avere anche più d'un uomo alla volta, purché nel ruolo di dominatrice.

Di conseguenza anche i rapporti con l'altro sesso mutarono drasticamente: si dichiarava apertamente all'altro e consumava sesso con distorta facilità. Diceva sempre che Nietzsche aveva concepito il Superuomo pensando in realtà a una Superdonna. Il maschio era solo uno strumento nella mani della donna.

Con qualche vecchia compagna del movimento però si ritrovava ancora, talvolta per unirsi safficamente. Ma nonostante l'impegno profuso, le effusioni dolci e tenere e la conoscenza del corpo dell'altra, non ricavò mai da quegli incontri le sensazioni sperate per poter fare a meno definitivamente del maschio.

Paola era molto insoddisfatta.

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