Hikikomori: un disagio arriva dal Giappone by Livia Plomitallo

autore:Livia Plomitallo
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: Psicologia
editore: Self Published
pubblicato: 2017-10-29T23:00:00+00:00

3.2.5 LA PORTA E LO ZASHIKIRO

Quotidianamente l’uomo occidentale è abituato ad aprire e chiudere porte, a casa, in ufficio, a scuola o in qualsiasi altro luogo chiuso. «La porta è un’apertura che permette il passaggio da un ambiente ad un altro»[146]. Quest’abitudine non è scontata in Giappone. Generalmente la casa giapponese non prevede porte ma pareti scorrevoli. Anche se, le nuove abitazioni, come materiale e struttura, oggi, ricordano le case occidentali.

Una caratteristica comune di molte case giapponesi è quella di avere le porte scorrevoli. Anticamente, infatti, i giapponesi utilizzavano delle strutture mobili per dividere le stanze molto ampie. Questi divisori vennero poi integrati nei muri, ma non era una soluzione molto pratica, così vennero fatte delle scanalature per permettere a questi divisori di scorrere. Questo stile viene utilizzato anche nelle case moderne. La parola shoji era inizialmente il termine generico per indicare i divisori tra una stanza e l’altra, ma oggi si riferisce principalmente alle porte scorrevoli fatte di quadrati di carta incollati su una struttura di legno, permettendo alla luce di entrare in modo tenue[147].

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