Io e Clarissa Dalloway by Francesco Pacifico

autore:Francesco Pacifico [Pacifico, Francesco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Marsilio
pubblicato: 2018-02-23T23:00:00+00:00

La cosa di Milani sembrerà tutt’altro, ma Woolf gioca allo stesso sport. Quello slalom tra sconvenienze che è la narrazione della vita di una donna. Woolf manda in pezzi le vetrate colorate, sono frammenti di un disegno perduto; lei non cura, non assembla, non fa da tata al lettore. All’inizio ho detto che cuce le frasi, ma non è vero, al contrario mette in ordine i frammenti e ti manda in confusione con le sue strane sequenze, che ti tornano e non ti tornano.

Clarissa viene da una casa dove la zia fodera i libri rischiosi con carta da pacchi. V.W. affida alla carta da pacchi tutto il ridicolo della questione, senza peraltro infierire sulla zia. Riesce a dire il peccato mettendo fra parentesi il peccatore, salvandolo senza però omettere niente (dove invece Stendhal ammazza tutti appena li nomina).

Secondo me il fatto che Clarissa veda le cose ma non le condanni ha a che fare con la sua capacità di desiderare. Vedremo più avanti come Peter, che è identico a Julien, stia sempre a giudicare (le donne, soprattutto), e ciò nell’universo di LSD rende difficile a una persona desiderare profondamente qualcosa. C’è una specie di ecologia del desiderio, qui: in fondo, giudicare e condannare un’altra persona è sempre condannare il fatto che stia al mondo e voglia qualcosa. Giudichiamo le pretese di chi si dà arie. Ma chi si dà arie sta solo desiderando di essere qualcosa che secondo noi non può permettersi di essere. Condannare è condannare il desiderio nella persona. Condannare è reprimere. Quindi chi ha una vita mentale basata sulla condanna degli altri, quando poi desidera qualcuno sul serio è come impedito karmicamente: si è compromesso, non ha più la sensibilità per desiderare gli altri.

Altrove, Woolf farà dei ritratti comici e crudeli del posto di gran signora occupato da Clarissa in società, peraltro fortemente agognato già da ragazza, tanto che rinuncerà a Peter anche per una posizione sociale migliore. Ma non la condannerà mai, e così, se ora siamo qui in vacanza a innamorarci di una Sally, essendo lo sguardo del narratore privo di malizia, possiamo sentirci liberi di innamorarci. C’è tempo per godersi ogni momento… le ore nella «camera da letto in cima alla casa» a parlare «di come avrebbero trasformato il mondo» fondando «un’associazione per abolire la proprietà privata». Le sta prendendo in giro o no? V.W. è impassibile come una dea monoteista e ride come uno spirito scintoista. Dalle velleità di due ragazze nasce un quadro:

Le idee erano di Sally, naturalmente – ma [Clarissa] si appassionò quanto lei – leggeva Platone a letto prima di colazione; leggeva Morris; leggeva Shelley a tutte le ore […]. L’energia di Sally era sorprendente, il suo talento, la sua personalità. Il suo modo di disporre i fiori, per esempio […].

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