IO - TE = 0 (Italian Edition) by Maddalena A. Cecere

IO - TE = 0 (Italian Edition) by Maddalena A. Cecere

autore:Maddalena A. Cecere [Cecere, Maddalena A.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: UNKNOWN
pubblicato: 2019-05-13T22:00:00+00:00


CAPITOLO 14

Diego

Sto per commettere un errore. Sto per fare una cazzata. Sto per complicare ancora di più una situazione di per sé incasinata.

L’ho rivista e mi sono dovuto trattenere perché tutto quello che volevo fare era correre da lei e abbracciarla, baciarla e non lasciarla più andare. Sono scappato, letteralmente. Rivederla mi ha fatto capire che non riuscirò mai a rompere quel legame che ci unisce. Alisia sarà sempre il mio fuoco e, cazzo, io brucerei volentieri tra le fiamme dell’inferno per lei.

Sto per commettere un errore madornale, ne sono consapevole, ma non riesco a frenarmi. Le parole di mio fratello continuano a rimbalzarmi in testa, sono come un tarlo che si sta cibando della mia sanità mentale. Quel poco che ne rimane, comunque.

Lui ha ancora Alisia, tu no.

Sto per fare una cazzata colossale, ma intendo andare fino in fondo. Voglio capire fino a che punto siamo compatibili, voglio capire fino a che punto si spingerebbe per me, voglio capire fino a che punto io mi spingerei per lei. Sto per complicare ulteriormente la situazione in cui ci troviamo, ma non ho intenzione di tornare sui miei passi. La richiesta che le farò ha dell’inaudito, ma non mi interessa.

Percorro le scale, suono il campanello e attendo. Ricordo la prima volta che mi ha attirato a casa sua con una trappola, sembra passata una vita. Eravamo così felici, così complici…

Alisia spalanca il battente senza prima chiedere chi è. «Sei tu? Sei veramente tu!».

Bellissima. Perfetta anche con addosso degli abiti vecchi e sgualciti. Reprimo la voglia di stringerla a me e perdermi in un abbraccio tanto agognato.

«Aspettavi qualcun altro?».

Mi fa segno di no con la testa.

«Posso entrare?».

Annuisce e io varco la soglia. Persino casa sua mi è mancata, è possibile?

A differenza mia, lei non si è sbarazzata delle foto appese alla parete che ci ritraggono insieme. Perché?

«Sono tutto quello che mi è rimasto di te» risponde alla mia tacita domanda.

Inutile perdersi in convenevoli, meglio andare dritti al punto. «Ho bisogno di un’ultima seduta».

Lei mi fissa stranita e confusa. «Di cosa si tratta?».

«Desidero arrivare fino in fondo, finire quello che abbiamo iniziato quel venerdì…».

«Stai scherzando, spero!». Alisia non mi lascia terminare la frase, ha già capito.

«No, non scherzo. In fondo, non era quello che volevi? Non volevi testare la nostra compatibilità».

«Hai cambiato idea?» mi chiede speranzosa.

«No. Tu?».

«No» risponde.

Come immaginavo.

«Hai preteso di aiutarmi, ti sto dando l’occasione di finire il lavoro che hai iniziato. Voglio scoprire se mi sono lasciato tutto alle spalle».

«E per scoprirlo devi fare sesso con me?».

Sorrido. «E con chi altri? Un’altra non capirebbe, tu… sì. Sei di indole così comprensiva» la sfotto crudelmente.

«Hai fatto tutta questa strada per niente, mi dispiace» replica, indicando la porta.

«Fammi capire… Dai dei consigli a mia madre, fai la buona samaritana con un assassino, ma non vuoi aiutare me? Valgo così poco per te? Meno di un detenuto e di una bugiarda?».

«Sei ingiusto» sibila, dandomi le spalle. «Sai che non è così, lo sai benissimo».

«Allora dimostramelo. Ti manco? Non fai altro che scrivermi messaggi sdolcinati». Apro le braccia.



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