Jane Austen Book Club by Karen Joy Fowler

autore:Karen Joy Fowler [Fowler, Karen Joy]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Agartha.e089
pubblicato: 2011-10-11T04:00:00+00:00

Luglio

Capitolo cinque

nel quale leggiamo Orgoglio e pregiudizio

e ascoltiamo Bernadette

La prima impressione che Sylvia ebbe di Allegra fu che nessuno avesse mai avuto una bambina così bella.

La prima impressione che Jocelyn ebbe di Grigg fu che aveva belle ciglia e un nome buffo, e che non le interessava minimamente.

La prima impressione che Prudie ebbe di Bernadette fu che era straordinaria da guardare e noiosa da ascoltare, cosa che però si era costretti a fare raramente.

La prima impressione che Bernadette ebbe di Prudie fu che, in tutta la sua lunga vita, raramente aveva conosciuto una giovane donna tanto spaventata.

La prima impressione che Grigg ebbe di Jocelyn fu che sembrava ritenere che condividere un ascensore con lui per qualche piano fosse una specie di punizione.

La prima impressione che Allegra ebbe di Sylvia fu sfocata come la sua prima impressione del mondo. Per me? si chiese quando ancora non aveva il dono della parola e nessun mezzo per rendersi conto che si stava ponendo una domanda. E poi, quando Sylvia e anche Daniel l'ebbero guardata per la prima volta negli occhi: Ancora per me?

All'epoca della Austen, un ballo tradizionale si apriva ancora con il minuetto. Il minuetto in origine veniva danzato da una coppia alla volta, sola sulla pista da ballo.

«Tutti sanno», disse Prudie, «che un uomo ricco alla fine sente il bisogno di una nuova moglie». Era seduta con Bernadette a un grande tavolo tondo all'annuale raccolta fondi per la biblioteca pubblica di Sacramento. Erano circondate da uomini ricchi, fitti come grani di sale su un pretzel.

All'estremità più lontana della sala, davanti all'enorme finestra ad arco, un gruppo jazz suonava le prime note di Love walked in. Si poteva guardare in su per cinque piani e seguire con lo sguardo gigantesche colonne di pietra e quattro file di balconi in ferro battuto fino alla cupola della Tsakopoulos Library Galleria. In alto erano sospesi grandi anelli di vetro.

Prudie non era mai stata all'interno della Galleria, anche se lì si era sposata una delle insegnanti della sua scuola. Da qualche parte, sui balconi, c'erano piccoli musi di volpe di bronzo. Da dov'era seduta Prudie non riusciva a vederli, ma era bello sapere che c'erano.

Quello era un luogo romantico. Da uno di quei balconi potevi immaginarti di cantare una serenata a un amante, o di assassinare un presidente, se avevi una fantasia sufficientemente malata.

Così Prudie provò una certa delusione quando si accorse che, solo perché erano entrambe arrivate prima degli altri, avrebbe dovuto trascorrere la serata seduta accanto a Bernadette e parlare con lei. Certo, dall'altra parte c'era Dean, ma con Dean poteva parlarci sempre.

A dire la verità, Prudie parlava con Bernadette meno di quanto Bernadette parlasse con lei. Bernadette parlava decisamente troppo. Girava attorno a ciò che voleva dire e quando ci arrivava ti rendevi conto che raramente era valsa la pena di seguirla in quel viaggio. Una casalinga degli anni Cinquanta, povera Bernadette, pensò Prudie, perché all'epoca si aspettavano veramente che tu tenessi la casa pulita. Alla fine era arrivato il femminismo, ma troppo tardi per salvare Bernadette dalla noia di quella vita.

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