La bacheca di Henry by Greta Joyce Fossati

autore:Greta Joyce Fossati [Fossati, Greta Joyce]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788825421804
editore: Delos Digital
pubblicato: 2022-09-25T22:00:00+00:00

La lista prosegue con altre ventinove ore di registrazione, l’Amministratore non ha tempo di scorrerla tutta. Però ha ancora cinque minuti, abbastanza per ascoltare l’intero amplesso della coppia. Alza il volume delle cuffie e chiude gli occhi immaginandosi la scena. È sul più bello quando una fitta al cuore lo blocca, il respiro si fa affannoso e la vista si annebbia.

– Signor Amministratore… – Gilda lo scuote, poi il buio.

* * *

L’Amministratore si risveglia disteso su un lettino, fa per alzarsi ma è bloccato da grandi tubi che gli attraversano il corpo. C’è tutto il reparto medico al suo capezzale. L’odore nauseabondo di disinfettante gli penetra nelle narici, bastava quello a metterlo in uno stato di profonda allerta, come se in una vita precedente gli fosse accaduto qualcosa di terribile dentro quelle mura.

Odia stare lì, odia quei medici.

Lo sguardo gli cade sulle sue mani, come se le vedesse per la prima volta. Cosa sono quelle rughe comparse all’improvviso sul dorso?

Il team si accorge del suo risveglio.

– Lode all’Ovale!

– Lode a voi! – Borbotta poco convinto. – Che è successo?

– Ha avuto un calo vitaminico. Gilda ci ha chiamati e l’abbiamo condotta qui, con discrezione.

– Ovviamente.

– Ovviamente. – Il primario continua ad armeggiare sul suo corpo senza alcuna delicatezza. – Non sta portando avanti la cura, quante volte dobbiamo ripetere che è importante? Episodi del genere potrebbero…

– Da quanto sono qui?

– Mezz’ora.

– Mezzora? Sbrigatevi per l’amor del cielo! E poi che cosa sono queste rughette? – Gli chiede ignorando il commento.

– È il tempo Amministratore, forse è arrivato il momento di non nasconderle più! Qualche piccolo segnale di vecchiaia potremmo lasciarlo scoperto, la renderebbe più autorevole agli occhi dei cittadini.

– Un segnale di vecchiaia? Cosa intende?

Il primario sbuffa, solleva la bacheca e la mostra.

– Vuole sapere come sarebbe senza di noi? Osservi bene questa scheda! – Il primario paonazzo richiama un’immagine orripilante e gliela sventola davanti agli occhi.

Nella stanza cala un silenzio imbarazzato.

– No, non può essere…

Quello sconosciuto non può essere lui. Il volto è completamente diverso, è pieno di rughe pronunciate, la pancia gonfia e i sono capelli bianchi. Non riesce a credere ai suoi occhi.

Li fissa con odio.

– Allora stiamo facendo un ottimo lavoro o no? Gli integratori, le iniezioni e operazioni che tanto la irritano le permettono di mostrarsi come si vede allo specchio. So che il lavoro è tutto per lei, ma è grazie al tempo che le abbiamo donato che può continuare a farlo.

– Cancellate quella scheda! – Un brivido di paura gli scorre sottopelle. Cosa sarebbe successo se i cittadini lo avessero ritenuto troppo vecchio per guidarli?

E se avesse avuto un nuovo mancamento? In pubblico?

È la prima volta che ci pensa.

– Amministratore, nessuno lo saprà mai. – La voce del primario ora è tornata gentile, rassicurante. – Alla stampa diremo che la sua salute è ottima come sempre, che il suo corpo è adatto a lavorare venti ore al giorno per il bene dell’Ovale.

– È così, è così, infatti ora devo andare. Devo andare!

Vuole andarsene

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