La relazione by Andrea Camilleri

autore:Andrea Camilleri
La lingua: ita
Format: azw3, epub, mobi
editore: Mondadori
pubblicato: 2018-03-05T23:00:00+00:00

dieci

I casi sono due.

O hanno tentato di entrare per le sue carte e i suoi computer, cercando di sapere quale sia l’orientamento della relazione che sta scrivendo o hanno assai più semplicemente ideato e portato a termine un’ulteriore azione di disturbo.

Nel primo caso, grazie all’intuito di Zinaida, hanno fallito il compito; nel secondo caso hanno raggiunto in pieno il loro scopo e ottenuto l’effetto desiderato.

Perché il nervosismo di Mauro è arrivato a un punto tale da dargli un leggero tremito alle mani. Ne rimane così turbato da infilarsele in tasca, quasi per nasconderle alla vista.

Inutile, in quelle condizioni, mettersi a lavorare.

Se ne resta seduto di traverso, scompostamente, sulla poltrona dello studio, a fissare i computer spenti senza nemmeno vederli.

Mentre è immerso in questa sorta di torpore, in lui si fa largo l’idea di chiedere a Biraghi di togliergli l’inchiesta e passarla ad un collega. Ma questa rinunzia, unita alle dicerie che già circolano sul suo conto, segnerebbe di certo la fine della sua carriera. E questo non può permetterselo. Se fosse solo, magari, ma lui ha sulle spalle il peso di una famiglia.

Quindi non c’è che da stringere i denti, armarsi di coraggio e andare avanti.

Anche se si sente sempre più accerchiato.

Forse Marasco gli ha dato il consiglio giusto: ricorrere a un avvocato. Ma per quanto frughi nella memoria non gli viene in mente un nome che gli dia affidamento. Ci sarebbe Lusetti, marito di Anna, una delle migliori amiche di Mutti, che tutti dicono bravo. Ma non sarebbe meglio contattare qualcuno totalmente estraneo?

La cena dalla Baronessa è stata una via di mezzo tra la farsa e il mortorio. Erano solo in tre, con il Barone sempre più assente e la Baronessa che raccontava le sue noiosissime memorie di giovinetta in un collegio svizzero.

Proprio mentre sta andando a letto, la marcetta del cellulare. Vede con sorpresa che è Carla.

«Tutto m’aspettavo…»

«Ho avuto voglia di sentire la tua voce.»

Un balsamo che fa sparire in un solo momento il colore nero seppia di quella giornata.

«Ma non sei impegnata?»

«Lo sono, ti telefono dal bagno. Devo scappare. Ciao, buonanotte.»

«Buonanotte. Ti sono grato.»

Adesso sì che potrà dormire sereno. Ma è un’illusione di breve durata.

Ha appena chiuso gli occhi che li riapre. Perché invece di cercarsi un avvocato, non va a parlare con la polizia? Potrebbe raccontare due fatti concreti che con molta probabilità costituiscono reato: l’auto prelevata dal garage a suo nome e il tentativo di entrargli in casa fatto da un finto poliziotto. E potrebbe portare, a sostegno, le testimonianze di Walter e di Zinaida.

Con la polizia di mezzo, i suoi persecutori ci penserebbero due volte a fargli qualche altra brutta sorpresa. Perde due ore di sonno a valutare i pro e i contro di quest’idea. E arriva alla conclusione che, prima di muoversi, ha bisogno di ascoltare il parere di Carla.

Quella mattina l’autobus che lo porta in ufficio è affollatissimo. Mauro, che se ne sta in piedi pigiato tra un donnone e un marocchino, saluta con un cenno del capo alcuni abituali compagni di viaggio.

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