La Sacerdotessa Di Avalon by Marion Zimmer Bradley & Diana L. Paxson

La Sacerdotessa Di Avalon by Marion Zimmer Bradley & Diana L. Paxson

autore:Marion Zimmer Bradley & Diana L. Paxson [Bradley, Marion Zimmer & Paxson, Diana L.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2010-11-18T22:58:54.500000+00:00


La brezza che entrava dalle porte spalancate portava con sé tutti i profumi della primavera e d'un tratto non riuscii più a sopportare di restare chiusa in casa. Scivolai fuori e presi il sentiero che tra due file di faggi portava alla strada alta. Avrei dovuto chiedere ad Attico di dare un giorno di vacanza al suo allievo: era una giornata troppo bella per trascorrerla rompendosi la testa sui princìpi filosofici. Questo era l'errore che i pitagorici, nonostante la loro conoscenza dei Misteri, avevano commesso: concentrarsi con tanta fermezza sull'eternità da non vedere la verità proclamata da questo mondo verde e meraviglioso.

Dalla nostra collina si vedevano i campi, le vigne e il luccichio della Mosella. La città si stendeva lungo il fiume, racchiusa dalle sue mura. Treviri era una località di una certa importanza, centro di produzione di tessuti di lana e di ceramiche, con buone vie di comunicazione sia per la Germania sia per la Gallia. Postumo ne aveva fatto la capitale del suo Impero, e ora anche Massimiano l'aveva resa la sua base operativa. Stavano di nuovo riparando il ponte: la pietra rossa locale splendeva rosa nel sole caldo e più in alto, sulla collina, il bianco luminoso del tempio di Diana baluginava a tratti fra agli alberi che lo riparavano.

Davanti a casa nostra passava una strada in ottime condizioni che portava in cima alla collina. Un uomo a cavallo risalì la strada al galoppo, superò un carretto e venne verso di me. Questo attirò la mia attenzione, perché l'uomo era in uniforme.

C'era forse stato qualche disastro? Non avevo notato nessun segno di agitazione o di attività insolita in città. Il cavaliere tirò le redini e mise via il fazzoletto con cui si era asciugato la fronte. Ricambiai il suo saluto, riconoscendo in lui uno dei giovani ufficiali del comando di Costanzo.

«Cosa mai avrà di così urgente da dirmi mio marito, da mandarti quassù in tutta fretta? C'è qualche emergenza?»

«No, affatto. È arrivato il nobile Diocles, mia signora, e tuo marito mi prega di dirti che ceneranno qui da voi questa sera.»

«Come, tutti?» Scossi il capo. «Per me è un'emergenza! Avevamo in programma di fare le pulizie, oggi, non di preparare un banchetto!»

Il giovanotto sorrise. «Esatto, verrà anche Massimiano! Ma ho sentito parlare dei tuoi pranzi, signora, e sono sicuro che riporterai la vittoria.»

Lo salutai ridendo, perché non mi era mai venuto in mente di considerare un pranzo come una campagna militare. Poi mi affrettai a rientrare per consultarmi con Drusilla.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.