La scoperta dell'ambiente by Stefano Nespor

La scoperta dell'ambiente by Stefano Nespor

autore:Stefano Nespor [Nespor, Stefano]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2020-02-15T00:00:00+00:00


13 Gianni Celati, Un paesaggio con centrale nucleare – 9 maggio 1986, in Romanzi, cronache e racconti, Mondadori 2016, p. 989.

14 Tradotto in Italia da e\o nel 2002 con il titolo Preghiera per Černobyl’.

15 Tradotto in Italia solo nel 1990 da Einaudi.

16 La fine della storia e l’ultimo uomo, Rizzoli 1992.

4.

Governare i beni collettivi (1990)

o la scoperta della fiducia

Nel 2009 riceve il premio Nobel per l’economia Elinor Ostrom: è la prima donna a conseguire questo riconoscimento e non è neppure un’economista. Infatti Elinor Claire Awan, Lin per i suoi amici e colleghi, aveva seguito studi in scienze politiche alla UCLA, l’Università di California con sede a Los Angeles: lei racconta che non le avevano consentito di iscriversi al corso di economia perché non aveva conoscenze approfondite della matematica, ma in realtà le avevano sconsigliato di iscriversi al corso di matematica perché era un insegnamento non adatto alle donne. Era stata anche la prima donna, da oltre quarant’anni, a svolgere attività di insegnamento nella facoltà di Scienze politiche di quell’università.

La motivazione per l’assegnazione del premio fa riferimento alla «sua analisi sul controllo dello sviluppo economico», con la quale aveva dimostrato che «beni e terreni possono essere gestiti con successo senza necessità di regole da parte di governi centrali e senza dover ricorrere alla privatizzazione». Riceve il premio anche un altro statunitense, Oliver Williamson, che si era dedicato allo studio delle relazioni tra individui, imprese e autorità pubbliche. L’Accademia reale delle scienze svedese spiega che Ostrom e Williamson erano stati scelti insieme perché entrambi avevano posto in discussione, con modalità diverse, consolidati schemi di pensiero sul governo dell’economia e, in particolare, il dominio della matematica come strumento di indagine e di analisi dei fenomeni economici: un chiarimento che cadeva proprio nel mezzo della grande crisi globale che aveva gettato molti dubbi sulle capacità della scienza economica di prevedere e di governare lo sviluppo mondiale.

Come era facile prevedere, molti importanti economisti esprimono il loro disappunto per la scelta compiuta nell’assegnazione del Nobel. Altri dichiarano di non averla mai sentita nominare. Più in generale, la designazione di Ostrom appare come la conferma del dissolversi del monopolio della Scuola di Chicago che da Friedrich von Hayek a Milton Friedman ha pressoché monopolizzato il premio da quando, nel 1968, la Banca centrale svedese lo ha creato. In realtà, un primo avviso del cambiamento risale al 2002, allorché il premio era stato assegnato allo psicologo israeliano Daniel Kahneman per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d’incertezza.

Ecco il commento sul «New York Times» di Steven Levitt, docente proprio a Chicago (e autore di un libro di successo, Freakonomics) il giorno stesso dell’annuncio dell’assegnazione del premio:

Se aveste intervistato ieri gli economisti delle principali università e aveste chiesto chi era Elinor Ostrom e che cosa facesse, dubito che più di uno su cinque avrebbe saputo rispondere. Lei era una scienziata politica e il fatto che io ignorassi tutto di lei



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