L'et delle scoperte geografiche by Glenn J. Ames;

L'et delle scoperte geografiche by Glenn J. Ames;

autore:Glenn J., Ames; [Ames, Glenn J. ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815359841
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2020-08-15T00:00:00+00:00


Capitolo terzo

L’impero olandese in Asia e il mondo atlantico, 1600-1700

1. La concorrenza per il mercato asiatico

Nel settembre 1583 l’olandese Jan Huyghen van Linschoten giunse a Goa a bordo di una flotta portoghese che trasportava il nuovo arcivescovo, Vicente da Fonseca. Aveva iniziato a viaggiare all’età di sedici anni, lasciando i Paesi Bassi per Siviglia. Dopo la conquista della corona portoghese da parte di Filippo II, Jan proseguì per Lisbona, dove si impiegò nel seguito di Fonseca. Non c’era nulla di strano che un olandese con conoscenze nautiche e di altro tipo trovasse lavoro nell’Estado da Índia portoghese. In particolare, van Linschoten trascorse i nove anni seguenti a Goa, studiando nei dettagli il complesso sistema imperiale portoghese. Rientrato in Europa nell’ultimo decennio del secolo, van Linschoten, per la delizia di tanti protestanti, pubblicò un trattato sui punti forti e i punti deboli dell’intero sistema portoghese. Il suo libro fu ben presto tradotto in francese, latino e inglese, e godette di una larga accoglienza presso l’élite europea. Queste erano alcune delle principali tesi di van Linschoten: contrariamente all’impressione generale, l’impero portoghese era vulnerabile; tale vulnerabilità era collegata alle ingenti spese militari che i portoghesi avevano dovuto sostenere per la difesa di possedimenti eccessivamente estesi; in particolare, la parte più debole dell’Estado era nell’arcipelago indonesiano.

Erano anni caotici nella storia dei Paesi Bassi. Questa regione, sempre più ricca grazie alla fertilità del suolo e a una quota crescente del proficuo settore dei trasporti mercantili europei, era stata parte dell’enorme eredità dinastica di Carlo V. Titolare della corona del Sacro romano impero, sovrano dei domini europei di Austria e Borgogna, nonché erede di Spagna e dei vastissimi possedimenti di Castiglia e Aragona e in America, Carlo V si destreggiò per quarant’anni con i problemi geopolitici, economici e religiosi del suo impero. Nel 1556 egli suddivise questo impero tra suo figlio Filippo II e suo fratello Ferdinando, e si ritirò in un monastero. Come biasimarlo? I problemi inerenti alla gestione di un impero tanto vasto, specialmente nell’età di Lutero, Calvino, Enrico VIII e Francesco I, sarebbero stati insostenibili per chiunque. Per quanto riguarda Filippo II, la buona notizia era che la sua parte di eredità comprendeva il ricco territorio dei Paesi Bassi. Quella cattiva era che in tale eredità erano incluse anche le province ribelli.

La rivolta olandese contro la Spagna asburgica cominciò tra il 1560 e il 1570, alimentata dal risentimento nei confronti di sovrani così spesso assenti come Carlo e Filippo, dalla nomina alle cariche più prestigiose di stranieri amici degli imperatori, e infine dalla rapida diffusione del calvinismo. Nel 1566 scoppiarono rivolte calviniste nelle Fiandre. Nonostante la repressione che ne seguì, il più grande proprietario terriero dei Paesi Bassi, Guglielmo d’Orange («il Taciturno») rifiutò di prestare il giuramento di fedeltà. Inoltre, egli fu subito riconosciuto come leader dagli «straccioni del mare», cioè i marinai ribelli che avevano iniziato la loro campagna di guerra contro la marina spagnola. Dal 1572 al 1576 la guerra infuriò nei Paesi Bassi settentrionali: le province di Olanda e Zelanda si ribellarono alla sovranità di Filippo II e riconobbero Guglielmo d’Orange.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.