Limbo by Bernard Wolfe

Limbo by Bernard Wolfe

autore:Bernard Wolfe [Wolfe, Bernard]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Science, General
editore: Nord
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


16

Sotto la gonna Neen indossava solo un paio di slip aderentissimi, un capo d'abbigliamento che era nato come versione accorciata della calzamaglia e si era ridotto quasi a nulla. Il suo corpo era ancora più eccitante di quanto Martine avesse immaginato. La carnagione non era scura, però conteneva un soffio di non completamente bianco, una vaga sfumatura olivastra a sottolineare il candore della pesca.

Neen attraversò la stanza. Era eccitata. Le narici fremevano, le labbra erano spalancate, il petto si sollevava e abbassava vigorosamente. Gli occhi erano rotondi e troppo luminosi. Quando si chinò su di lui, Martine capì immediatamente cosa volesse, e oppose resistenza, deciso, in uno spasmo di volontà tutta maschile, a non dargliela vinta.

— Cosa c'è, Piccolino? — sussurrò lei. — Credevo che mi volessi.

— Ti voglio — disse lui. — A modo mio. Al momento mi sento un po' antiquato.

— Ma c'è un solo modo. — Neen non scherzava; era serissima.

— No. Una rigidità animale sorprendente in un'umanista. Nessuno ti ha mai insegnato quale sia il tuo posto?

— In questo modo non ti piace? — C'era vero stupore nella voce di Neen.

— Moltissimo. A volte. Ma non adesso. Non questa volta.

— Non devi lottare, tesoro mio. Non combattere l'Immob.

Le mani di Martine si strinsero sulle spalle di Neen. — Ah sì? Sto lottando contro l'Immob?

— L'Immob che è in te. Lasciati andare. Il sesso non è più una lotta. Fonditi, amore. Arrenditi al desiderio di fusione che c'è in te...

L'unica tattica possibile era l'ironia. — Tu non sai proprio riconoscere le gerarchie — disse Martine. — Senti, è uno sbaglio assumere completamente il ruolo del maschio, o anche solo cercare di farlo. Esiste davvero una certa differenza tra noi, suffragio universale a parte. Uno scrittore di nome Thackeray... era un estremista, è ovvio... una volta ha detto che la regina non ha diritto di essere donna.

Neen era frigida, chiaro. Una mangiatrice d'uomini, una spostatrice d'uomini. Soltanto una donna frigida poteva fare tutte quelle storie perché voleva stare sopra; ma lui si era lasciato coinvolgere da quella donna, e ora, a dispetto di tutti i cattivi presentimenti, era eccitato, oscenamente eccitato...

— Sdraiati — mormorò lei. — Lascia che succeda, dolcezza. Non lottare.

Martine aveva una scelta da compiere: era uomo o Immob? Lasciò andare le spalle di Neen, colmo di disprezzo per se stesso. D'accordo. Lei era abituata ad andare a letto con uomini privi di braccia e gambe, che anzi si toglievano braccia e gambe. A lui bastava fingere di essere privo di appendici, di ammennicoli, e deliziosamente libero. Qualunque cosa per soddisfare una mangiatrice d'uomini. Per poter avere la sublime sensazione, mordicchiare l'oceanico. La posizione non è tutto nella vita...

Ma quel che accadde fu ancora più stupefacente. — Oh, costoletta mia — sospirò lei; e improvvisamente si mutò in pietra, una figura uscita da un bassorilievo corinzio, e anche lui fu costretto a immobilizzarsi. Erano congelati sul collo di un antico vaso greco, un vaso dell'era glaciale, completamente surgelato, ma non si ride in un momento così solenne e gelido.



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