Mamma e papa' sono single (Italian Edition) by Francesca Rossini

autore:Francesca Rossini [Rossini, Francesca]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781533239877
Amazon: 1533239878
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2016-05-10T00:00:00+00:00

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Ore 22:30

Susy

Passeggiamo per i vicoli e mi tiene la mano. Per un istante mi guardo con gli occhi delle signore sedute sui gradini delle loro case. Sembriamo una coppia felice. Ho l’istinto di ritirare la mano, ma il mio corpo non obbedisce.

Una serata perfetta in cui le risa fanno da sfondo al linguaggio del corpo fatto di sguardi, sfioramenti di mani e sorrisi. Devo ammetterlo, la vita del lago mi sembra anni luce lontana e qui Livia e la sua squadra fa meno paura, persino le mie remore sembrano banali. Mi sento una ragazzina palpitante, che ride per tutto, perché è la vita che la fa gioire. Il mio animo più profondo sa quanto mi sbaglio, ma non me ne importa, non stasera.

Scendiamo dal taxi e ci accoglie la piscina illuminata. Ci teniamo ancora per mano ed è il momento di valutare questa nostra amicizia. Prima che sia ora di salire in camera.

«Guarda, frittelle con lo zucchero!» interrompe il flusso dei miei pericolosi pensieri. Già conosce il mio amore smodato per tutto ciò che è dolce. Sembro una bimbetta, ma accetto e poco dopo azzanno l’enorme frittella di pastella chiara. È deliziosa.

«Ne vuoi?» gliela offro, ma scuote il capo ridendo.

«Non so davvero dove metti tutti questi zuccheri»

«Beh a casa mi contengo, devo dare il buon esempio a Mia, ma ora è vacanza no?»

«Esatto»

«Le vacanze sono fatte apposta per infrangere le regole»

«Sì, lo sono…»

Si ferma e mi si para di fronte. Deglutisco un grosso boccone e mi lecco lo zucchero dalle labbra confusa. Lui passa un dito e toglie gli ultimi rimasugli.

O mamma che fa? Sta proprio? Lui sta…

Lecca lo zucchero dalle mie labbra, i miei occhi si sbarrano. Poi mi attira a sé e lascio cadere la frittella. Chi se ne frega. Arriva il bacio più sensuale che abbia mai ricevuto e dato. Il sapore zuccheroso è stemperato dalla freschezza della sua bocca. Una mano accarezza piano la schiena lasciata nuda dal vestito. Vorrei bloccare questo istante e farlo durare in eterno. Il mio corpo occupa lo spazio restante tra me e lui e in un attimo siamo avvinghiati, mentre le nostre lingue intrecciate si rincorrono e le mani si cercano.

Non voglio che smetta, fa che non smetta. Faccio salire la mano alla sua nuca, trattenendolo a me, mentre un gridolino viene attutito dal bacio all’insinuarsi della sua mano sul fondo della schiena, dentro al vestito.

Non riesco più a ragionare, vedo solo i suoi occhi smeraldo, sento solo il suo profumo dannato e le sue mani sulla mia pelle. Non mi rendo nemmeno conto di essere già in ascensore. Mi bacia lasciandomi senza fiato, stordita, ma ne voglio ancora, voglio di più.

Inizio a sbottonargli la camicia e vi infilo la mano facendolo rabbrividire.

Le porte si aprono e noi ancora siamo avvinghiati. Lui blocca la chiusura con uno scatto repentino del piede. Mi tira per la mano e io mi sento ubriaca senza aver bevuto un goccio.

Riprende a baciarmi il collo, mentre infila la chiave nella serratura. Forse anche lui ha

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