Notti da dimenticare ed altri orrori femminili. by Lorena Tercon Arbiza

Notti da dimenticare ed altri orrori femminili. by Lorena Tercon Arbiza

autore:Lorena Tercon Arbiza
La lingua: ita
Format: epub
editore: Lorena Tercon Arbiza
pubblicato: 2022-12-27T00:00:00+00:00


Atto II

Tre anni dopo...

Paula sta aspettando seduta al bar. Arriva Gimena.

Gimena: Non mi dire che sei diventata amica della puntualità! (bacio e abbraccio).

Paula: Non è l’unica novità. Ce ne sono molte in vista.

Gimena: Qualche anticipazione?

Argentina: Buon pomeriggio.

Paula: Arge! (baci e abbracci) Sei...sei... Quando è scaduto il botox?

Argentina: Non cambi mai .. Adesso sono... sono...Allora, voglio ascoltare le novità. Non ci vediamo da tre anni.

(Silenzio)

Argentina: Chi inizia?

Paula: A quanto pare è il mio turno. Ho deciso che un’immagine vale più di mille parole... Ho scoperto il mondo, ahah! E ve l’ho portato qui per farvelo vedere (mostra foto).

Gimena: Carina, la tua nuova donna delle pulizie?

Paula: Dammi e non ti mordere la lingua! È la figlia del mio ex.

Argentina: Di Germán?

Paula: Esatto. Dopo dodici anni come acerrime nemiche abbiamo pensato che fosse meglio una riconciliazione.

Gimena: Con Germán?

Paula: No, scema! Con sua figlia. Non siamo mai andate d’accordo, ma dopo quella riunione con voi tre anni fa, il mio concetto della vita e delle cose importanti è cambiato. La vita è troppo breve per passarla tra odio e rivalità. La chiamai, la invitai a prendere un caffé e le proposi di essere amiche. Si sposa la prossima settimana e mi ha chiesto di essere sua testimone.

Gimena: Pauli! Che bello!

Argentina: Chi l’avrebbe mai detto che dietro tanto silicone si nasconde un cuore?

Paula: Che incisiva! Che è successo alla tua affabilità ed empatia?

Argentina: Prima che ci dica Gimena.

Gimena: Vi ho portato una copia perchè non mi avreste creduto (consegna un foglio).

Paula: Diploma in... Psicologia! Sei psicologa?

Gimena: Ho sempre voluto studiare, ma il matrimonio, i figli, insomma. Quando uscii da qui tre anni fa, mi resi conto che in tutta la conversazione non avevo nominato i miei figli, era un segno che ormai erano adulti e con una strada segnata. Ho fatto un corso in Internet... online! Ho terminato in due anni ed ora ho uno studio mio.

Argentina: Complimenti!

Paula: Benissimo!

(Silenzio)

Argentina: Tocca a me no? Io decisi di seguire il tuo consiglio, Gimena, e mi sono permessa di vivere quelle notti da dimenticare di cui sapevo molto, ma che non avevo mai provato. Che fauna c’è lì fuori! (Risate) Ho trovato di tutto: taccagni, egoisti, pazzi, sognatori, truffatori, falliti, perdenti... Insomma, davanti a me son passate tutte le patologie umane. Ma io ero già passata per il cammino della felicità e non ho permesso che la delusione rovinasse gli anni meravigliosi che avevo vissuto con il mio vero amore. Fino al momento in cui conobbi Edgardo.

Paula: Mmm... Edgardo. Quello non era un paziente di Gime?

(Risate)

Argentina: No, per niente. Edgardo è una creatura di luce.

Gimena: Da quanto vedo, “è`”ancora nella tua vita.

Argentina: Edgardo è, e sarà, il secondo grande amore che mi permetterò di vivere.

(Silenzio)

Argentina: Edgardo mi ha restituito la speranza e mi ha regalato la cosa più bella della mia vita (estrae una foto). Si chiama Nahuel ed ha appena compiuto un anno e mezzo.

Gimena: Argentina, sono senza parole... È bellissimo!

Paula: Ci sei riuscita.

Argentina: Non ho mai pensato che sarebbe successo di nuovo. Non è per fare paragoni, ma a volte Edgardo somiglia così tanto a.



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