Percorsi di sapienza naturale by Unknown

Percorsi di sapienza naturale by Unknown

autore:Unknown
La lingua: ita
Format: epub
editore: EDUSC
pubblicato: 2022-12-14T00:00:00+00:00


La forma stessa come principio di individuazione

Prima di esaminare il problema suscitato dagli averroisti sulla base di questi punti, conviene notare un altro punto che talvolta viene trascurato nella spiegazione del pensiero di Tommaso circa l’individuazione dei corpi. Per i motivi appena esposti, la materia — o più precisamente, la materia signata quantitate, designata mediante la quantità — viene detta «principio di individuazione» delle sostanze corporee. La designazione è giusta. Non va esagerata però. Non significa affatto che la materia sia, da sola, ciò che costituisce l’identità di un individuo. È principio di individuazione soltanto nel senso che da essa dipende l’incomunicabilità dell’individuo — ovvero il non poter essere moltiplicato — e la sua distinzione da ogni altro individuo della stessa specie. Ma anche il principio della specie dell’individuo, cioè la sua forma, è costituente della sua identità. Senza la sua forma non sarebbe quello che è. Non sarebbe lo stesso individuo. Così, afferma l’Aquinate, «queste carni e queste ossa e quest’anima sono i principi che individuano un uomo»23.

In che senso la forma è principio individuante? Non nel senso che essa rende la sostanza senza uguali, così da escludere che altre siano simili ad essa. La forma è principio della specie e le cose della stessa specie hanno un grado di perfezione sostanziale uguale. In quanto tali, sono del tutto simili. Se c’è dissomiglianza naturale tra loro, per esempio la dissomiglianza tra maschio e femmina, secondo Tommaso ciò non è dovuto alle loro forme sostanziali, ma alle disposizioni materiali. L’individuazione operata dalla forma sostanziale non è l’esclusione di somiglianza. È qualcosa di molto più profondo. È l’unificazione e la separatezza nell’essere.

Individuo, scrive Tommaso, significa ciò che è «in sé indiviso», cioè uno, «e diviso da tutti gli altri», cioè separato, non unito ad altri24. Risulta chiaro allora che la materia stessa, pur essendo principio di individuazione, non è già, da sola, un individuo. Non è un ente veramente unito in sé e separato da ogni altro. È soltanto potenza rispetto a un individuo. Un individuo in senso assoluto è un sussistente completo.

La materia che sta in un recinto di cavalli, per esempio, può essere la materia di molti individui — molti cavalli. E la materia che sta nel naso di Socrate è la materia solo di una parte di un individuo. La materia che sta nel recinto è unita solo nel senso che sta in un luogo che contiene tutti i cavalli; e la materia che sta nel naso di Socrate è separata dal resto della materia in lui solo nel senso che occupa un luogo diverso da quello dei suoi altri organi. Ma, in senso assoluto, ciò che è unito non è ciò che sta in un luogo unito. È ciò che è unito nell’essere, in senso assoluto, ovvero nell’essere sostanziale. È una sostanza indivisa. E ciò che è separato da altri, in senso assoluto, non è ciò che sta in un luogo diverso rispetto agli altri; è ciò che è separato dagli altri nell’essere sostanziale. È una sostanza completa e non una mera parte.



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