Sentirsi bene by David D. Burns

Sentirsi bene by David D. Burns

autore:David D. Burns [Burns David, D.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852097942
editore: MONDADORI
pubblicato: 2019-09-16T12:00:00+00:00


Questo stare lì a non fare niente rappresenta il vero me stesso.

Sto sperimentando i sintomi di una malattia. Questo non è il vero me stesso.

Avrei potuto fare di più.

Almeno ho fatto di più della maggioranza delle persone. Dire “avrei potuto fare di più” è inutile e non ha senso perché potrebbe dirlo chiunque.

La risposta potrebbe esserle più chiara se invertissimo i ruoli. A volte è più facile parlare in modo obiettivo di qualcun altro. Supponiamo che venissi da lei con la sua storia e le dicessi che lavoravo per il padre di mia moglie. Tre anni fa abbiamo litigato. Mi sentivo sfruttato. Me ne sono andato. Da quel momento mi sento giù di corda e passo da un lavoro all’altro. Ora sono stato licenziato da un lavoro che era solo a provvigione e per me è davvero una doppia sconfitta. In primo luogo non mi pagavano nulla e poi, in secondo luogo, non hanno neppure ritenuto che valessi molto, perciò mi hanno licenziato. Ne ho dedotto che non sono all’altezza, sono un essere umano inadeguato. Che cosa mi direbbe?

HAL: Be’, io… Supponendo che fosse arrivato a quel punto, diciamo i primi quarant’anni o più della sua vita, è ovvio che faceva qualcosa.

DAVID: D’accordo, lo scriva nella colonna delle Risposte razionali. Faccia un elenco di tutte le cose buone e adeguate che ha fatto nei primi quarant’anni della sua vita. Ha guadagnato denaro, ha cresciuto figli di successo ecc.

HAL: Va bene, posso scrivere di avere avuto un certo successo. Abbiamo avuto una bella casa. Abbiamo cresciuto tre figli straordinari. La gente mi ammira e mi rispetta e ho partecipato ad attività della comunità.

DAVID: Ok, allora quelle sono tutte le cose che ha fatto. Come concilia questo con la sua convinzione di non essere all’altezza?

HAL: Be’, avrei potuto fare di più.

DAVID: Grandioso! Ero sicuro che avrebbe trovato un modo ingegnoso per sminuire i punti a suo favore. Ora lo scriva come ulteriore pensiero negativo: “Avrei potuto fare di più”. Eccellente!

HAL: Va bene, l’ho scritto come numero cinque.

DAVID: Ok, ora qual è la risposta a questo? (lungo silenzio)

DAVID: Qual è? Qual è la distorsione in quel pensiero?

HAL: Lei è un’astuta canaglia!

DAVID: Qual è la risposta?

HAL: Almeno ho fatto molto più della maggioranza delle persone.

DAVID: Giusto, e in quale percentuale ne è convinto?

HAL: Lo credo al 100 per cento.

DAVID: Fantastico! Lo metta per iscritto nella colonna delle Risposte razionali. Ora, torniamo a questo “avrei potuto fare di più”. Immagini di essere il magnate Howard Hughes, rinchiuso nella sua torre con tutti quei milioni e miliardi. Che cosa potrebbe dire a se stesso per rendersi infelice?

HAL: Be’, sto provando a pensarci.

DAVID: Si limiti a leggere ciò che ha scritto.

HAL: Oh. “Avrei potuto fare di più.”

DAVID: Lo si può dire sempre, vero?

HAL: Sì.

DAVID: Ed ecco perché molte persone che hanno conquistato fama e ricchezza sono infelici. È solo un esempio di criteri perfezionistici. Può andare sempre avanti, e non importa quanto si realizzi, potrà sempre dire: “Avrei potuto fare di più”. È un modo arbitrario di punire se stesso.



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