Sepúlveda Luis - 2011 - Tutti i racconti by Sepúlveda Luis

Sepúlveda Luis - 2011 - Tutti i racconti by Sepúlveda Luis

autore:Sepúlveda Luis
La lingua: ita
Format: mobi, epub
editore: Guanda
pubblicato: 2012-04-25T22:00:00+00:00


mondo perche´, al principio di tutte le cose, il mondo era

fatto d’acqua e gli uomini e gli animali vivevano sulla schiena

del grande jacare´. Il rettile sognava frutti e c’erano frutti,

sognava pesci e c’erano pesci, sognava tartarughe e c’erano

tartarughe. Ma poi un giorno era comparso il primo heash-

mareé aveva conficcato un dardo incandescente nel cuore

del grande rettile. Ferito a morte, lo jacareáveva frustato

giorno e notte le acque con la coda. Aveva lasciato mille figli,

alcuni piccoli come una larva e altri grandi come un caccia-

tore, ma non aveva detto quale lo avrebbe rimpiazzato. Per

questo gli anare´ dovevano prendersi cura di tutti, perche´

tornasse il dolce tempo dei sogni sulla schiena del grande

jacare´.

« Cosa ha detto il dottor Cacucci? » chiese Contreras.

« Le solite cose. Che non gli si può somministrare alcun

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farmaco. Un morto ad Asuncioń, un altro a Barcellona, due a

Milano, e non possiamo interrogare il principale sospettato »

si lamentoÀrpaia.

« Succede a non conoscere le lingue, capo » intervenne

l’ispettore Cheli.

« E dell’altro si sa nulla? » chiese ancora Contreras.

« Gli sta addosso tutta la polizia di Milano » rispose Ar-

paia.

« Addosso a un tipo piccoletto che gira mezzo nudo e

mascherato da coccodrillo. Non eùn’indagine molto classi-

ca » spiegò Cheli mordicchiando il toscano.

« Non voglio altri morti. Ancora uno e mi tagliano la te-

sta » commentò con un sospiro Arpaia.

L’arrivo dell’ascensore li interruppe. Ornella Bruni si av-

vicinò con passi energici al commissario.

« I suoi uomini hanno messo sottosopra il mio apparta-

mento, come osa? » lo aggredı`.

« Avevamo un mandato di perquisizione. Sappiamo che

lei simpatizza con quei tipi che, fra le varie cose, hanno

assassinato suo padre » ribatteÁrpaia.

« E potrebbero far secco qualcun altro » aggiunse Cheli.

« Non ci saranno più morti » affermoÒrnella Bruni.

« E lei come fa a saperlo? Sembra proprio che custodisca

parecchi segreti che invece dovrebbe dividere con me. È suo

dovere. Posso arrestarla per sospetto favoreggiamento » la

minaccioìl commissario, ma non pote´ proseguire perche´

dalla stanza arrivò la voce del prigioniero.

L’omino si era tolto la maschera dell’ossigeno e, seduto sul

letto, guardava con espressione piena di panico l’ago della

flebo che aveva infilato nel braccio. Dalle sue labbra usciva

una litania strana e monotona.

« Cheli, chiama il medico » ordinoÀrpaia mentre con

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l’aiuto di Contreras e di Ornella Bruni faceva sdraiare di

nuovo il prigioniero sul letto.

Colui che viene dall’acqua guardò la donna e capı` che la

morte lo chiamava a se´. Quella femmina aveva la selva negli

occhi. Allora sorrise e nella sua lontana lingua le raccontò che

lui e Anahumareávevano fatto il proprio dovere venendo

nella terra degli heashmare´, perche´ quando erano tornati al

villaggio dopo aver messo in salvo gli ultimi piccoli di jacare´,

l’avevano trovato distrutto e pieno di morti. Avevano cosı`

scoperto che anche loro erano gli ultimi, che ormai era im-

possibile salvare gli jacareńel modo in cui lo stavano facen-

do, e che era loro dovere uccidere i capi degli heashmare´.

Con la pazienza dei solitari avevano aspettato che questi

ammazzassero e portassero via migliaia di animali. Poi, na-

scosti fra le pelli degli jacare´, avevano intrapreso il viaggio in cerca dei capi degli heashmare´, un viaggio lungo, paziente e

senza ritorno.

Quando entroìl dottor



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