Sepúlveda Luis - 2017 - Storie ribelli by Sepúlveda Luis

Sepúlveda Luis - 2017 - Storie ribelli by Sepúlveda Luis

autore:Sepúlveda Luis
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: General, ebook, Fiction
ISBN: 9788823519992
editore: Guanda
pubblicato: 2017-09-12T21:00:00+00:00


Michelle!

Ci sono date che restano impresse nella storia di un paese e senza dubbio il 15 gennaio 2006 è una di quelle, perché da domenica, per la prima volta nella storia del Cile, una donna ricopre la più alta carica dello Stato.

Michelle Bachelet ha vinto nettamente in un secondo turno contraddistinto da due elementi che le cilene e i cileni hanno saputo valutare con adeguata cultura politica. In primo luogo, la condotta di una destra incapace di incassare il cambio di leadership provocato dalla sconfitta di Joaquín Lavín e dall’avvento di Sebastián Piñera. Hanno sbagliato tutto, come se volessero a ogni costo perdere voti, a partire dall’odiosa campagna intimidatoria fino alle insinuazioni sulle scarse competenze e doti da leader con cui hanno tentato di screditare la figura di Michelle Bachelet. E in secondo luogo, l’atteggiamento responsabile degli elettori progressisti, che hanno dato il loro appoggio alla candidata socialista malgrado le giuste, legittime questioni di principio e al programma che separano il socialismo governativo dal socialismo di sinistra.

Ancora una volta l’elettorato progressista ha agito mosso da un realismo indispensabile al momento di prendere decisioni politiche, ecco perché risulta incomprensibile l’atteggiamento di Tomás Hirsch, il candidato delle forze di sinistra alla prima tornata elettorale, che ha invitato con insistenza a votare scheda nulla persino davanti alle urne.

Nella storia politica cilena, solamente Pedro Aguirre Cerda, nel 1938, e Salvador Allende, nel 1970, hanno risvegliato un sentimento generale di speranza forte quanto quello che ha sostenuto Michelle Bachelet in queste elezioni. Un portavoce della destra ha cercato di screditarla affermando che il prestigio politico si guadagna con una sorta di carriera da funzionario, ma i suoi elettori hanno deciso che il prestigio politico di Michelle Bachelet nasce invece dal suo modo di essere: una donna serena, un medico che, come Allende, ha ricoperto la carica emblematica di ministro della Sanità, oltre che della Difesa, di un paese con le ferite sempre aperte, a cui i militari devono ancora presentare le proprie umili scuse per i crimini commessi, per esempio l’assassinio del generale Alberto Bachelet, ufficiale fedele alla costituzione e padre della neoeletta presidente.

E come poteva non risvegliare speranze una donna separata che ha cresciuto i figli da sola, una donna che non esita a riconoscere il proprio diritto all’agnosticismo, una donna che è passata, insieme alla madre, da uno dei peggiori centri dell’orrore e della tortura, Villa Grimaldi, e ne è uscita intatta, senza odio ma con una vocazione incrollabile per la giustizia. Come poteva non risvegliare speranze una donna socialista che non ha mai rinnegato le sue convinzioni di sinistra, né si è autoimposta un discutibile riciclaggio dottrinario.

Ricordo che una mattina, a Villa Grimaldi, poco prima della sua candidatura, ho parlato con varie persone e ho chiesto quale opinione avessero di lei. Un’amica mi ha dato una definizione che mi è rimasta impressa nella memoria; ha detto: «Michelle è se stessa, e questa è una cosa molto difficile da ottenere ma molto facile da percepire: è trasparente, parla e ti guarda negli occhi,



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.