Storia d'Israele: 1895-2023 (V3) by Marco Travaglio

Storia d'Israele: 1895-2023 (V3) by Marco Travaglio

autore:Marco Travaglio [Travaglio, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia d'Israele
editore: il Fatto Quotidiano
pubblicato: 2023-10-18T22:00:00+00:00


Appendice

In sei giorni annichiliti i nemici arabi

La mattina del 5 giugno 1967 i caccia di Israele bombardano i jet egiziani, siriani, giordani prima ancora che riescano a levarsi in volo.

Il nodo della “sposa non voluta”

Dopo il cessate-il-fuoco Israele si ritrova con un territorio tre volte più grande e, come dichiara il presidente Eshkol, l'ingombrante dote di Gerusalemme; il governo promette di restituire parte delle conquiste.

3 • 1982-1994

Dall'Intifada e gli Scud al blitz di Oslo, quando la pace sembrava vera

Vincere senza reagire. Ai missili sulle città Shamir non risponde e “frega” Saddam e Arafat, indotto a trattare per non sparire

La guerra libanese del 1982 e l'indagine su Sabra e Chatila lasciano Israele sotto choc per un bel pezzo. I nemici, anziché indebolirsi, si rafforzano e si moltiplicano. Soprattutto l'Iran dell'ayatollah Khomeini, che nel '79 ha spodestato lo Scià, prepara la bomba atomica (Tel Aviv ha bombardato il suo reattore nucleare di Osiraq nell'Operazione Babilonia del 1981) e patrocina Hezbollah, il “partito di Dio” che riunisce un milione di sciiti nel Sud del Libano, ma è presente anche in Siria e nel Golan occupato da Israele. E martella con missili e razzi i kibbutz dell'Alta Galilea. Ogni guerra fomenta nuovo terrorismo, anziché spegnerlo. E dal 1981 è venuto a mancare un argine fondamentale all'estremismo: il presidente egiziano Sadat, assassinato da un killer della Jihad per punirlo della pace con Israele e rimpiazzato dal vice Hosni Mubarak. Neppure i palestinesi se la passano bene, sempre più ostaggi di Israele nei Territori, ma anche stritolati dai finti amici arabi che li usano per giocare ciascuno la propria partita. Arafat e gli altri capi dell'Olp, espulsi nel 1971 dalla Giordania dopo averla incendiata, vengono cacciati anche dal Libano e traslocano in Tunisia, con strascichi di polemiche interne per i troppi lussi.

La spaccatura nell'opinione pubblica israeliana si fa sentire alle elezioni del 1984: il Likud di Yitzhak Shamir, subentrato nell'83 a Begin, perde la maggioranza. Nasce un governo di unità nazionale guidato dal laburista Shimon Peres. Nel 1985 l'Olp di Arafat dimostra un'altra volta tutta la sua ambiguità: il gruppo Fplp del filosiriano Abu Abbas dirotta e sequestra in acque egiziane la nave da crociera italiana Achille Lauro. Arafat fa il doppio gioco: si dichiara estraneo al gesto, ma poi media col premier Bettino Craxi e il ministro degli Esteri Giulio Andreotti per la liberazione degli ostaggi. Però si scopre che i fedayìn hanno trucidato a sangue freddo un anziano ebreo americano paraplegico, Leon Klinghoffer, gettandone il corpo e la carrozzella in mare. Il presidente Usa Ronald Reagan sospetta che Craxi voglia sottrarre i terroristi alla giustizia, fa dirottare l'aereo che li trasporta e lo costringe ad atterrare nella base Nato di Sigonella, per portarli in America e processarli. Craxi si scontra violentemente con lui e schiera i carabinieri sulla pista, bloccando il blitz dei marines. Poi però, dopo aver giurato che l'intero commando sarà giudicato in Italia, lascia fuggire Abu Abbas su un aereo jugoslavo a Belgrado, ospite del maresciallo Tito, da dove il capo del Fplp raggiungerà lo Yemen e poi l'Iraq di Saddam Hussein.



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