Taltos il ritorno by Anne Rice

Taltos il ritorno by Anne Rice

autore:Anne Rice [Rice, Anne]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: leggere, fantasy, copertina
pubblicato: 1994-01-01T00:00:00+00:00


18

«Credo che adesso dovremmo andarcene», disse Marklin.

Era sdraiato sul letto di Tommy, la testa sulle mani serrate a pugno, e continuava a studiare i nodi nel legno del baldacchino.

Tommy era seduto alla scrivania, i piedi incrociati sull'ottomana di pelle nera. La camera era più ampia di quella del suo amico, ed era esposta a sud, Marklin però non se l'era mai presa. Gli piaceva la sua stanza, ma adesso era pronto a lasciarla. Aveva infilato le cose a cui teneva di più in una valigia che poi aveva nascosto sotto il letto. «Chiamala premonizione. Non voglio restare qui», aggiunse. «Non c'è motivo di trattenersi ancora.»

«Ti stai dimostrando fatalista e un po' sciocco», ribatté Tommy.

«Senti, hai cancellato il database dei computer. Le camere di Stuart sono assolutamente impenetrabili, a meno che non vogliamo rischiare di scassinare la porta, e detesto questo coprifuoco.»

«Vorrei ricordarti che il coprifuoco riguarda anche me, se dovessimo andarcene adesso non riusciremmo nemmeno ad arrivare alla porta senza vederci rivolgere una raffica di domande. Inoltre, uscire prima del servizio funebre sarebbe un gesto irriverente, da veri sfacciati.»

«Tommy, non posso sopportare una cerimonia tenebrosa alle prime ore del mattino, con un sacco di discorsi ridicoli su Anton e Aaron. Voglio andarmene subito. Tradizioni, rituali. Questa gente è stupida. È troppo tardi, siamo sinceri. Ci sono le scale sul retro e quelle laterali. Propongo di svignarcela subito. Ho parecchie cose in testa, e un sacco di lavoro da sbrigare.»

«Preferisco attenermi a quello che ci hanno chiesto», ribatté Tommy, «e ho intenzione di farlo. Intendo rispettare il coprifuoco che ci hanno invitato a osservare e scendere quando suonerà la campana. Adesso ti prego, Marklin, se non hai niente di brillante o di utile da dire stai zitto, ti spiace?»

«Perché dovrei stare zitto? E perché vuoi rimanere qui?»

«D'accordo, se proprio vuoi saperlo, durante il servizio funebre o quello che sarà, forse avremo la possibilità di scoprire dove Stuart tiene nascosta Tessa.»

«E come potremmo riuscirci?»

«Ragiona, Marklin. Stuart deve avere per forza una casa da qualche parte, un posto che non abbiamo mai visto, una dimora di famiglia o roba del genere. Ora, se giochiamo bene le nostre carte possiamo fare un paio di domande sull'argomento, con la scusa che siamo preoccupati per lui. Oppure hai un'idea migliore?»

«Tommy, non credo che Stuart nasconderebbe Tessa in una casa che tutti sanno essere sua. Sarà un codardo o anche uno svitato melodrammatico, ma non è stupido. Non riusciremo a trovarlo. E neanche a trovare Tessa.»

«Allora che cosa facciamo?» chiese Tommy. «Molliamo tutto? Con quello che sappiamo?»

«No. Ce ne andiamo da qui. Torniamo nell'appartamento di Regent's Park e riflettiamo. Riflettiamo su un argomento per noi decisamente più importante di qualunque cosa il Talamasca possa offrire.»

«Cioè?»

«Riflettiamo sulle streghe Mayfair, Tommy. Esaminiamo l'ultimo fax spedito da Aaron agli Anziani. E studiamo il dossier, lo snidiamo con attenzione, cercando qualunque indizio che possa rivelarci quale membro del clan sia più utile ai nostri scopi.»

«Stai correndo troppo», disse Tommy. «Che cosa hai intenzione di fare? Rapire un paio di americani?»

«Non possiamo discuterne qui.



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