Tre insoliti delitti by Matteo Strukul

autore:Matteo Strukul [Matteo Strukul]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2022-11-14T23:00:00+00:00

17

Al Bue Rosso

Quando giunse al Bue Rosso, la locanda di Trastevere presso la quale doveva aver soggiornato Filomena Monforte, Kaspar rimase sorpreso.

Contrariamente a quanto si sarebbe atteso, la taverna era in pieno fermento, quasi fosse giorno e non il cuore della notte.

Non capì subito come mai.

La strada era illuminata con bracieri e fiaccole. Senza nemmeno scendere da cavallo, Kaspar alzò lo sguardo. Dal balcone del primo piano pendeva qualcosa di strano, una forma nera che inizialmente egli non riuscì a distinguere perfettamente.

Quando comprese, si rese conto che avrebbe preferito non farlo.

Perché dal colonnato del balcone si allungava una corda e al suo capo vi era legato per il collo un cadavere. Che dondolava nel vuoto, come un frutto mostruoso.

Qualcuno si era anche preso la briga di squarciargli il ventre. Vedendo quello che ne era caduto, Kaspar non riuscì a trattenere un moto di disgusto. La pozza nera maleodorante diffondeva effluvi rivoltanti.

Nessuno aveva tolto da lì quel povero corpo. Una simile consapevolezza lo colpì come uno schiaffo sul viso. Si avvide che, per com’era vestito, quel disgraziato doveva essere un uomo di chiesa. Ebbe la sensazione certa che la mano che aveva inscenato quell’orrore fosse la stessa responsabile della morte terrificante di Giuseppe Filangieri.

Estrasse il pugnale che teneva alla cintura, si alzò sulle staffe e, abbracciando il cadavere, tagliò la corda. Il corpo pesava ma riuscì a tenerlo, adagiandolo sul dorso del cavallo e ponendolo di traverso sulla groppa. Smontò di sella. Fece il giro della locanda e trovò la stalla. Lasciò lì Carbone e, caricandosi sulla spalla il triste fardello, entrò nello stabile.

Lì, fra tavolacci e sedie impagliate, un grande camino e un bancone, si affaccendavano un uomo e una donna. Candelabri illuminavano la scena, mentre un paio di ubriachi guardavano con tanto d’occhi quel che stava accadendo. L’uomo e la donna stavano recando tutte le cure possibili a qualcuno seduto su una vecchia poltrona scassata, imbrattata di sangue.

Nell’udire entrare Kaspar, la donna si voltò, portando le mani alla bocca. Poi lanciò un grido.

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