Un genitore quasi perfetto by Bettelheim Bruno

autore:Bettelheim Bruno
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 1987-01-22T16:00:00+00:00

15. L'importanza del gioco

Dobbiamo provare a cercare le prime tracce dell'attività poetica già nel bambino? L'occupazione preferita e più intensa del bambino è il gioco. Forse si può dire che il bambino impegnato nel gioco si comporta come un poeta: in quanto si costruisce un suo proprio mondo o, meglio, dà a suo piacere un nuovo assetto alle cose del suo mondo. FREUD, il poeta e la fantasia*

Quasi tutti i genitori vorrebbero allevare i figli il meglio possibile e fanno di tutto per incoraggiare in loro quelle capacità e quegli atteggiamenti che a loro modo di vedere contribuiscono alla buona riuscita e alla soddisfazione personali. In certi campi, l'incoraggiamento dei genitori viene naturalmente, senza particolari sforzi. Per esempio, molti riescono a istillare nei figli l'interesse per la lettura, per gli sport, o per la musica senza alcuna fatica, semplicemente vivendo la propria vita e facendo quello che più gli interessa. Quando invece si tratta di rafforzare la capacità, che è primaria e fondamentale rispetto alle acquisizioni successive, di non darsi per vinti anche quando il compito diventa difficile o frustrante, pochi si rendono conto che per sviluppare questo tratto della personalità giocare con i propri figli è un fattore decisivo. Le ragioni non sono difficili da capire: noi adulti leggiamo perché ci piace leggere, e lo stesso vale per gli sport e per la musica. Perciò, quando leggiamo un libro ai nostri figli, quando ascoltiamo la musica o suoniamo insieme con loro, o giochiamo insieme a palla, favoriamo il loro interesse per la lettura, la musica o lo sport mediante atteggiamenti che ci vengono spontanei e sono in larga misura inconsci. Ma, essendo adulti, non proviamo il medesimo piacere personale nel giocare con i giocattoli, sicché nei riguardi di gran parte delle attività di gioco dei bambini non si dà quel sostegno automatico che deriva dalle normali preferenze dei genitori.

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Gli atteggiamenti interiori dei genitori esercitano sempre una grande influenza sui figli; perciò il loro atteggiamento nei confronti del gioco, l'importanza che vi attribuiscono, non mancano di passare al bambino. Solo se i genitori considerano il gioco infantile non semplicemente con rispetto e tolleranza, bensì con autentico interesse personale, l'esperienza del gioco fornirà al bambino una solida base sulla quale costruire il rapporto dapprima con loro e poi con il mondo. È un concetto che tutti i genitori capiscono e che sono pronti a sottoscrivere, eppure non tutti riescono a provare un autentico coinvolgimento verso le attività di gioco dei figli, nonostante le dichiarazioni in contrario e la quantità di giocattoli acquistati.

Per esempio, parlando di un compito in cui non vale la pena impegnarsi si usa dire che è "un gioco da bambini". Questo modo di dire è indicativo dell'abisso che separa il mondo adulto da quello infantile e di un certo qual involontario disprezzo per il gioco. Si è troppo facilmente portati a considerare il gioco un passatempo "puerile", anche se intellettualmente ci rendiamo conto della sua importanza nella vita del bambino.

Eppure, non è sempre stato così. La separazione tra

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