Urania 0262 - I figli di Matusalemme by Robert A. Heinlein

Urania 0262 - I figli di Matusalemme by Robert A. Heinlein

autore:Robert A. Heinlein [Heinlein, Robert A.]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: PIPPO
editore: Mondadori
pubblicato: 2011-01-19T09:23:50+00:00


PARTE SECONDA

1

L'astronave proseguì a capofitto, sola nell'oscurità, per anni-luce tutti ugualmente deserti. Le Famiglie vi organizzarono la loro vita. Il "New Frontiers" era approssimativamente cilindrico. Quando non si trovava in fase di accelerazione, ruotava su se stesso per fornire una pseudo-gravita ai passeggeri che si trovavano presso la sua superficie esterna. I compartimenti più lontani dal suo asse, o "inferiori", costituivano la parte abitata, mentre quelli più interni, o "superiori", erano adibiti a magazzini. Tra i compartimenti si trovavano le officine, i serbatoi idroponici, e così via. Nel senso dell'asse, da prua a poppa, stavano la cabina comando, motore, e convertitore. Era una città, con ampio spazio per una colonia di ventimila membri, e ciò avrebbe consentito ai diecimila previsti, di raddoppiare il loro numero durante il lungo viaggio sino a Proxima Centauri. I centomila e più Membri delle Famiglie si trovavano stipati cinque volte tanto. Sopportarono quell'affollamento il tempo indispensabile per equipaggiarsi all'ibernazione artificiale. Addormentati necessitavano di uno spazio assai ridotto rispetto a quello che occorre all'uomo in attività. Col tempo, l'astronave fu vasta a sufficienza per chi rimaneva sveglio. I volontari all'ibernazione non furono numerosi, dapprima. Il sonno artificiale sembrava loro troppo simile alla morte. Ma il disagio del superaffollamento e la monotonia estrema del viaggio ne fecero decidere molti altri.

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Chi rimaneva sveglio, provvedeva alla manutenzione dell'astronave, dei bacini idroponici, e del macchinario. E soprattutto si occupava dei dormienti. I biologi avevano elaborato formule complesse circa il deterioramento del corpo umano e i metodi per compensarlo in condizioni variabili di accelerazione e temperatura secondo le droghe usate, e altri fattori come il metabolismo più o meno invecchiato, la massa corporea, il sesso, e via dicendo. Usando i compartimenti superiori, il deterioramento provocato dall'accelerazione poteva essere mantenuto al minimo. Ma i dormienti dovevano essere continuamente controllati uno per uno perché il metabolismo ridotto non scivolasse nella morte. L'astronave non era stata prevista per l'ibernazione artificiale e mancava di un impianto automatico: Tutte le cure a decine di migliaia di dormienti dovevano essere compiute di persona.

Eleanor Johnson incontrò la sua amica Nancy Weatheral nel refettorio 9D, battezzato "Il Club". I frequentatori erano in maggioranza giovani e rumorosi. Lazarus era l'unico Anziano che vi andasse di frequente. Il frastuono non gli spiaceva.

Eleanor si precipitò fra le braccia dell'amica. — Nancy! Sei sveglia di nuovo!

Sono felice di vederti!

Nancy si liberò dalla stretta. — Salve, piccola. Non farmi rovesciare il caffè.

— Non sei contenta di incontrarmi?

— Certo che lo sono. Ma dimentichi che mentre per te è passato un anno, per me è stato soltanto un giorno. E ho ancora sonno.

— Da quanto sei sveglia?

— Da un paio d'ore. Come sta il tuo bambino?

— Oh, è bellissimo. — Eleanor s'illuminò. — Non lo riconosceresti, è cresciuto molto. Mi arriva quasi alla spalla e somiglia sempre più a suo padre. Nancy cambiò argomento. Si faceva un dovere di non nominare il marito dell'amica, morto. — Cos'hai fatto mentre sonnecchiavo? Sempre la maestra?

— Sì. O piuttosto, no. Sto con il gruppo del mio Hubert. Fa la scuola media, adesso.



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