Urania 0448 - I trasfigurati by John Wyndham

Urania 0448 - I trasfigurati by John Wyndham

autore:John Wyndham [Wyndham, John]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: PIPPO
editore: Mondadori
pubblicato: 2011-01-19T09:27:06+00:00


11

Quell'anno le ispezioni di primavera diedero risultati soddisfacenti. Solo due campi, in tutto il distretto, produssero un raccolto deviazionale, e nessuno dei due apparteneva a mio padre o allo zio Angus.

Anche per il nostro gruppo l'estate si annunciava piuttosto laboriosa, ma serena; e forse sarebbe andata proprio così, se Petra non avesse involontariamente complicato le cose.

Fu ai primi di giugno, infatti, che la bimba, forse per un certo spirito d'avventura, fece due cose che le erano state severamente proibite. Primo, spinse il suo pony oltre i limiti della fattoria; secondo, non contenta di trovarsi in aperta campagna, se ne andò in esplorazione per i boschi.

I boschi attorno a Waknuk, come ho già detto, erano abbastanza tranquilli. Gli animali selvaggi attaccavano solo se provocati e di solito preferivano fuggir via. Comunque, era bene non fidarsi, perché era sempre possibile che qualche belva più grossa si spingesse dalle foreste delle Frontiere sino alle selve del territorio civilizzato.

La chiamata di Petra fu improvvisa e inaspettata, come la volta precedente. Sebbene non contenesse il panico violento della prima volta, la carica di pena e di angoscia era abbastanza intensa da comunicare un vivo senso di inquietudine. Inoltre, la bambina non aveva alcun controllo. Si limitava ad emettere una forte carica di emozione, che spazzava via qualsiasi altra cosa.

Cercai di penetrare attraverso quel flusso per dire agli altri che avrei risposto io alla chiamata, ma non riuscii a mettermi in contatto neppure con Rosalind. Un'irradiazione come quella è difficile a descriversi: immaginate di volervi fare udire in mezzo a un tremendo rumore e nello stesso tempo di scrutare inutilmente attraverso la nebbia. Era una manifestazione istintiva. Tutto quel che potevo capire era che si trattava di un'invocazione d'aiuto, emessa da una certa distanza...

Uscii di corsa dalla fucina dove stavo lavorando, andai a prendere il fucile che era appeso dietro la porta di casa, sempre carico per ogni caso di emergenza, sellai un cavallo e dopo un paio di minuti ero per via. Una caratteristica ben definita di quella chiamata era la direzione da cui proveniva. Appena fui in aperta campagna, spronai il cavallo e lo lanciai senza esitare verso i Boschi Occidentali.

Se Petra avesse sospeso la sua prepotente irradiazione di angoscia per qualche minuto, quel tanto sufficiente a metterci in contatto l'uno con l'altro, le conseguenze sarebbero state ben diverse. Anzi, non ci sarebbe stata alcuna conseguenza. Ma lei non smise un istante. Non restava che raggiungere al più presto la sorgente di quel flusso irresistibile.

La corsa attraverso i boschi non fu facile. Seguii, finché mi fu possibile, il sentiero principale; poi mi accorsi di aver oltrepassato il punto. La vegetazione era così fitta che non era possibile inoltrarsi, per cui dovetti tornare indietro e cercare un sentiero che mi portasse nella direzione voluta. Finalmente trovai un passaggio, un viottolo quasi impraticabile, dove i rami crescevano bassissimi. Lo seguii alla meglio, finché le piante diradarono un poco e potei seguire una via un po' più comoda. Dopo un quarto di miglio, mi trovai in una radura.



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