Brooks Terry - Le leggende di Shannara - 2012 - Il potere della magia by Brooks Terry

Brooks Terry - Le leggende di Shannara - 2012 - Il potere della magia by Brooks Terry

autore:Brooks Terry [Brooks Terry]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
Tags: Fiction, General, Fantasy
ISBN: 9788852029752
Google: PldG9hGJPaAC
editore: Edizioni Mondadori
pubblicato: 2012-10-08T22:00:00+00:00


17

Prue trascorse la notte fra le braccia di Pan, stretta a lui sotto le coperte. Riuscì a dormire un po’, mentre il compagno rimaneva sveglio ad ascoltare i cambiamenti del suo respiro, nei momenti in cui il ricordo di quanto aveva fatto riaffiorava e la faceva rabbrividire in modo incontrollabile e gli incubi la tormentavano.

Prue non stava reagendo bene a quanto le era successo. Pan però non aveva ragione di pensare che avrebbe saputo gestire meglio le proprie reazioni se fosse accaduto a lui, così si limitava a fare il possibile per aiutarla.

Lasciarono Bonnasaint non molto lontano dal punto in cui era morto. Pan lo spostò dietro un enorme cedro, dove i cespugli lo avrebbero nascosto agli occhi di chi passava nella radura. Avrebbe fatto di più, perfino per un individuo abominevole come l’assassino, ma non aveva attrezzi per scavare e a quella quota c’erano poche pietre che si potessero usare per costruire un tumulo. Perciò fece quel poco che poteva, consapevole che la natura avrebbe provveduto al resto.

Nel cuore della notte si addormentò e al suo risveglio il sole stava spuntando da dietro le montagne, il cielo era coperto di nuvole e Prue se n’era andata.

Preso dal panico, buttò a terra la coperta e s’infilò rapidamente gli stivali, guardandosi attorno in tutte le direzioni. Gridò il nome di Prue, senza preoccuparsi di chi potesse udirlo, e con enorme sollievo la sentì rispondere. Seguì la direzione della sua voce fino a un’apertura tra gli alberi che permetteva di vedere chiaramente tutta la parte meridionale della valle e scorse l’amica seduta sull’erba, intenta a guardare il paesaggio.

«Non farlo più!» disse irritato. «Ho pensato che ti fosse successo qualcosa!»

Lei gli rivolse un pallido sorriso. «Scusa, non riuscivo più a dormire. Mi sono alzata e sono venuta qui a riflettere. Non pensavo che ti saresti svegliato.»

Aveva un’aria così abbattuta che Pan si pentì immediatamente delle proprie parole. «Mi sono spaventato. Scusa, non è colpa tua.»

«Per fortuna almeno di qualcosa non sono responsabile.» Prue distolse lo sguardo. «Ho davvero fatto un pasticcio, Pan.» Il tono in cui lo disse era preoccupante. Sembrava completamente prostrata.

«Hai fatto quello che dovevi» disse Panterra «e in questo non c’è niente di sbagliato. Se tu non lo avessi ucciso, ci avrebbe ammazzati tutti e due. Lo sai.»

«Continuo a pensare che avrei potuto limitarmi a ferirlo... sulle braccia o sulle gambe, e...»

Lui la abbracciò e le fece segno di tacere. «Avresti potuto fare molte cose, la maggior parte delle quali avrebbe portato unicamente alla tua morte; hai fatto la sola cosa che potesse salvarci entrambi.» Pan s’interruppe sforzandosi di trovare qualcos’altro da dire, le parole capaci di rassicurarla. «Hai fatto quello che ti ha chiesto il re del Fiume Argento. Mi hai protetto. Ci hai protetto. Non hai combinato nessun pasticcio.»

Lei scosse la testa in segno di diniego, ma non disse nulla.

«In ogni caso, Bonnasaint era troppo pericoloso per tenerlo nelle vicinanze. Avrei dovuto sbarazzarmene prima: portarlo ad Arborlon e consegnarlo alla regina. E comunque non ci avrebbe mai aiutato a salvare Phryne.



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