Chi vuol fiabe, chi vuole? by Capuana Luigi

Chi vuol fiabe, chi vuole? by Capuana Luigi

autore:Capuana, Luigi [Luigi, Capuana]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bacheca Ebook gratis
pubblicato: 2011-03-20T23:00:00+00:00


Larga la via, la foglia è stretta

Questa è la fiaba di Radichetta.

LE BISACCE DEL LUPINAIO

C'era una volta un pover'uomo, con moglie e una figlia, che campava sé e la famiglia vendendo i lupini.

Ogni mattina caricava sull'asino le bisacce di tela grossolana ripiene di lupini, e andava attorno, gridando con speciale cantilena:

- Lupin dolci, lupini, lupinaio!

I ragazzacci che non avevano un soldo per comprarseli, gli facevano il verso.

Uno gridava: - Lupin dolci, lupini, lupinaioI

E gli altri rispondevano in coro: - Con mezzo soldo n'avete uno staio!

Il lupinaio un po' rideva, un po' si arrabbiava, specialmente nelle giornate in cui i compratori erano stati pochi, e qualche comare gli domandava per chiasso:

- È vero? con mezzo soldo uno staio?

Non rispondeva e tirava via:

- Lupin dolci, lupini, lupinaio!

Il guaio era quando tornava a casa con le bisacce appena dimezzate. La moglie, linguacciuta, lo assaliva:

- Vedete? Non siete più bono a vendere due bisacce di lupini!... Di che cosa dobbiamo campare? Di vento?

La figlia stava zitta, e faceva segno con gli occhi al padre di aver pazienza.

Da qualche tempo in qua, i ragazzacci, non contenti di fargli il verso, avevano trovato un barbaro mezzo di danneggiarlo, quasi fosse colpa del lupinaio se essi non possedevano un soldo per comprarsi i lupini.

Si riempivano le tasche di sassolini di fiume e si presentavano in quattro, in sei, attorno all'asino, accompagnando uno di loro che chiedeva, mostrando il soldo:

Un soldo di lupini!

E mentre il lupinaio era occupato a versare nella tasca del ragazzo il misurino dei lupini, gli altri, rapidamente, gettavano manate di sassolini in una bisaccia dandole una rinsaccata di sotto in su, perché il lupinaio non se n'accorgesse.

Se n'accorgevano invece coloro che compravano, e se la prendevano con lui. Gli toccava di leticare a ogni po'. Sembrava una malizia di rivenditore poco coscenzioso. E il peggio era quando tornava a casa con le bisacce appena dimezzate e i lupini mescolati coi ciottoli. La moglie, linguacciuta, lo assaliva:

- Vedete? Ve la fanno sotto gli occhi e non vi accorgete di niente. Se dura così, nessuno più comprerà lupini... e noi camperemo di vento!

La figlia stava zitta, e faceva segno con gli occhi al padre di aver pazienza.

Poteva mai sospettare di quei ragazzacci?

- Un soldo di lupini!

E vedendo che quel po' di lupini dovevano dividerseli fra cinque o sei, il poveretto faceva colmo più dell'ordinario il misurino, e intanto che lo versava nelle tasche del compratore, quegli altri, lesti lesti, buttavano nella bisaccia quanti più sassolini potevano, e le davano una rinsaccata, di sotto in su, perché il lupinaio non se n'accorgesse.

Se n'accorgevano invece coloro che compravano; e siccome la cosa si ripeteva tutti i giorni, così accadde che nessuno più comprava lupini da lui.

Inutilmente si sgolava per le vie:

- Lupin dolci, lupini, lupinaio|

Non lo chiamavano, non lo fermavano più.

Una sera, disperato di essere andato attorno tutta la giornata senza aver venduto neppure un misurino di lupini, e non avendo animo di affrontare i rimproveri della moglie, il povero lupinaio si era deciso di finirla, andando a buttarsi nel fiume.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.