Chiamalo sonno by Henry Roth

Chiamalo sonno by Henry Roth

autore:Henry Roth [Roth, Henry]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788811147503
editore: Garzanti
pubblicato: 2017-05-16T22:00:00+00:00


V

L’aria si era fatta più fresca, l’oscurità si era rischiarata. Il vento, più freddo ora, corrugava le scure pozzanghere tra le lastre di pietra, sollevava le corde del bucato. Da qualche parte ancora cadevano dei goccioloni, benché muri e steccati già mostrassero larghe chiazze asciutte. Con le dita ancora chiuse intorno al suo penny nella tasca, David salì le scale color marrone bagnate di pioggia, percorse il caldo corridoio e fu fuori nella strada. I marciapiedi e la strada si stavano asciugando e diventavano di nuovo grigi, mentre gli scuri ruscelli sotto l’orlo dei marciapiedi si assottigliavano. Nella schiarita verso ponente, le nubi erano una devastazione d’argento; nell’aspra cornice di pietra delle strade, la loro luce era tetra ed argentea.

…Falle vedere il penny quando arrivo su. E lei lo dice al babbo. Che cosa dirà, lui? Scommetto che non ci crederà. Capace di dire che l’ho trovato. Ma gliela potrei ridire – tutta da cima a fondo. Un capretto, un unico capretto, e allora dovrebbe… Quel negozio.

Si fermò, guardò pensoso il disordine di giocattoli e cornette di stagno, maschere, bottiglie di bibite e pubblicità di sigarette.

…No. Prima devi farlo vedere a lei. Guarda che cosa ho avuto. Dopo puoi comprare. Che cosa? Caramelle? No. Piacerebbe prendere di quelle palline nella gabbia di fil di ferro. Si soffia e si prende.74 Solo che non riesco a prenderla bene. Quando riuscirò a prenderla bene? Forse è meglio aspettare a domani quando prendo un altro penny. E poi… Ehi! Vai alla pasticceria della zia Bertha. Quand’è che ci sono stato? Tanto tempo fa, quella volta con la mamma. Troppo lontano. E le ragazze, Esther e Polly. Odiose. E poi, come leticano! Come mangiano la minestra! Il babbo mi ammazzerebbe, se lo facessi io. Ma lo zio Nathan urla e basta, e la zia Bertha urla a lui. Ti ricordi lo zio Nathan, con la sua mamma? Aceto e luce quando raccontava. Luce! Ehi! E Isaia e quel carbone d’angelo. Sulla bocca. Ma ricordati. Libro blu – grosso così. A pagina sessantotto. Magari domandalo la prossima volta. Forse la mamma lo sa. Penny? Dove? Oh! Eccolo! Quasi non lo ritrovavo. Quando quel buffone è entrato a mezzo del Had Gadià. Chi sa che cosa! Stavo dicendo. Sì. Stavo dicendo…

«Bambino». Era stato detto in yiddish.

Trasalì e alzò gli occhi. Le era quasi andato a sbattere contro – una vecchia raggrinzita con una faccia così segnata da brevi rughe sottili che queste scendevano oblique giù per la pelle avvizzita come una pioggia. Stava tutta piegata. Un grembiule a strisce blu e bianche copriva il davanti del suo vestito di raso nero scolorito. Il bianco dei suoi occhi era torbido come una vecchia zanna, e preso in una rete di vene rosse. Le sue narici erano bagnate. Tra la fronte e il fazzoletto bianco che aveva in testa, una rigida parrucca color marrone sporgeva in fuori come un aggetto.

«Bambino», ripeté con una voce tremante di soprano, mentre la testa le tentennava malferma di qua e di là. «Sei ebreo?».



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.