Crampton Hodnet by Barbara Pym

Crampton Hodnet by Barbara Pym

autore:Barbara Pym [Pym, Barbara]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Classics
ISBN: 9788896919125
Google: iINdzgAACAAJ
editore: astoria
pubblicato: 2011-11-14T23:00:00+00:00


13

Edward e Mamma danno un tè

“Dimmi, Mamma, chi pensi che sarà il primo ad arrivare?” disse Edward Killigrew, camminando ansiosamente su e giù per il salotto. “Io credo che sarà la signorina Doggett.”

“Ti sei ricordato di comprare i dolci da Boffin’s, caro?” gli domandò la madre.

“Oh, Mamma, certo che sì e lo sai bene,” disse Edward un po’ impaziente. “Non si può fare un invito per il tè e non dar niente da mangiare.”

“No,” disse la signora Killigrew sardonica, “perfino gli amici si aspettano qualcosa di più. Ma oggi pomeriggio gli daremo interessanti nuove oltre ai dolci. Ed è una buona cosa.” Tirò fuori dalla borsetta a maglia uno specchietto. Era una vecchia signora di quasi ottant’anni, di bell’aspetto, molto orgogliosa dei suoi folti capelli bianchi e della sua carnagione ancora bella. Aveva fama di essere di origine tedesca, e talvolta una nota leggermente gutturale nel suo modo di parlare tradiva questa origine, sebbene nessuno sapesse di sicuro da dove provenisse. Era sempre stata a Oxford, prima in qualità di moglie e madre dispotica, poi solo come madre. Non riceveva più molto, ma di tanto in tanto dava un tè al quale invitava i suoi vecchi amici. “Non ho più voglia di vedere gente giovane ora,” usava dire. “Mi fa molto più piacere vedere quanto più vecchi di me sembrino i miei coetanei.”

“Alla festa del Randolph College, Olive Fremantle sembrava alquanto malferma,” disse con tono soddisfatto. “Avrebbe dovuto lasciare che Herbert ricevesse da solo gli ospiti. Se la cava benissimo.”

“Il direttore del Randolph College e la signora Fremantle,” annunciò Esther, la cameriera rigida e antiquata.

“Cara Charlotte,” disse Olive Fremantle con voce tremolante, “hai un aspetto splendido. Io sono stata un po’ malaticcia.” Era una donnetta insignificante, che era stata sempre messa in ombra dal marito.

“Mi dispiace,” disse Edward, aggirandosi qua e là con sedie e cuscini. “Oggi non fa tanto caldo. Ho sempre trovato il caldo difficile da sopportare. Ah, ecco la signorina Doggett e la signorina Morrow, ora ci siamo tutti.”

“Ah, Charlotte, sembri la più giovane di tutti noi,” disse la signorina Doggett.

“Credo che ci seppellirà tutti,” disse suo figlio allegramente. Ma dietro l’apparente giovialità stava in agguato la paura che ciò potesse essere vero. Naturalmente Mamma era tutta la sua vita e si sarebbe sentito perso senza di lei, ma di tanto in tanto si chiedeva se non sarebbe stato piacevole perdersi.

“Come sta, signorina Morrow?” domandò condiscendente la signora Killigrew. “Sono molte settimane che non la vedo.”

“Molto bene, grazie,” disse la signorina Morrow, sentendo che avrebbe dovuto fare una riverenza e dire “Signora”. Ora che la sua presenza era stata riconosciuta, poteva sprofondare di nuovo nella solita comoda oscurità. Trovò una sedia, non una in cui potesse esattamente sprofondare, ma una bassa e curva, rivestita di tappezzeria. Nell’insieme c’era una gran quantità di tappezzeria nella stanza. Si sarebbe potuto pensare che la signora Killigrew avesse trascorso la maggior parte della sua vita a lavorare a coprisedili e parafuochi. C’erano anche coprischienali e fodere di cuscini ricamate a punto croce e tavolini ricoperti di souvenir di terre lontane, lì solo a raccogliere polvere.



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