Darwin by Sconosciuto

autore:Sconosciuto [Sconosciuto]
Format: epub
editore: Hoepli
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Capitolo ventitreesimo

«Il mio abominevole volume»

Non restava che informare Wallace. E forse fu la parte più insidiosa di tutta la vicenda. Per Darwin era senz’altro una lettera difficile da scrivere: tutto lo scompiglio delle ultime due settimane era avvenuto in assenza e all’insaputa di Wallace, il convitato di pietra di quel dramma. Le parole dovevano essere scelte con cura, perché avrebbero determinato il tenore della risposta.

Prima di tutto sollevò il problema con Hooker, sperando che anche lui scrivesse a Wallace. «Lo apprezzerei moltissimo, perché mi sentirei in certa misura assolto. Se mi mandi la lettera siglata, la inoltrerò insieme alla mia, poiché conosco indirizzo ecc.»1 Hooker, che era già al lavoro sui saggi presentati alla Linnean Society per pubblicarli sul «Journal» dell’associazione, riteneva giusto che Wallace fosse informato.

Quando l’amico gli ebbe mandato la lettera di accompagnamento («perfetta, chiarissima e oltremodo cortese»), il sollievo di Darwin fu palpabile. I due messaggi partirono insieme per Singapore.2 Sarebbero giunti nelle mani di Wallace, che si trovava parecchio più a est di Singapore, circa quattro mesi più tardi, dopo aver viaggiato su velieri locali e piroscafi. E forse, immaginava Darwin, anche su un praho.

Partite le lettere, cominciò a preoccuparsi. I giorni successivi furono i peggiori: lo tormentavano la sensazione fastidiosa di non essersi comportato del tutto onestamente e il dubbio di essersi fatto coinvolgere in manovre forse alquanto deprecabili. Non sapeva assolutamente come Wallace avrebbe preso la cosa. Nel mondo rigidamente codificato della scienza ottocentesca, le teorie erano alla stregua di proprietà personali, legate in modo indissolubile al nome del creatore e non liberamente disponibili a chi volesse offrirle al pubblico, per giunta senza permesso. La repubblica delle lettere, nonostante si andasse diffondendo la retorica della condivisione del sapere, era individualista. Darwin conosceva numerosi naturalisti che sarebbero andati su tutte le furie se, per stabilire una priorità, lui o Lyell li avessero sottoposti allo stesso trattamento, numerose figure di rilievo che avrebbero duramente contestato le sue motivazioni. Continuava a ripetersi che avevano agito in nome di alte intenzioni morali. Ma prima che ricevesse risposta dovevano passare almeno sei mesi.

I suoi peggiori timori finirono per rivelarsi infondati. Rispondendo alle lettere, Wallace confessò di essere «assai sorpreso che la stessa idea fosse venuta anche a Darwin».3 È possibile che dentro di sé fosse deluso. Ma rispose immediatamente, dando mostra della magnanimità che Darwin e altri futuri colleghi scienziati avrebbero in seguito apprezzato moltissimo. Oggi non ci resta che la lettera a Hooker. «Mi avrebbe causato molto dolore e dispiacere se per eccesso di generosità Mr Darwin avesse deciso di rendere pubblico il mio saggio senza accompagnarlo con le sue teorie sull’argomento, di molto anteriori e, non ne dubito, molto più complete», scriveva Wallace. «Devo ringraziarvi ancora per la condotta che avete scelto, poiché, oltre a essere impeccabilmente giusta per entrambe le parti, è per me assai vantaggiosa.»4

Di fatto, Wallace accettava modestamente il ruolo di comprimario che gli era stato affibbiato. Forse si era reso conto di non avere molte alternative: indietro non si poteva tornare. Infatti, quando

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