E-book FrancoAngeli by FrancoAngeli Editore

autore:FrancoAngeli Editore [Editore, FrancoAngeli]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-01-09T09:22:03+00:00

visione della letteratura). Fornire dei segnali-allerta in un contesto sociale, dotati di un significato precedentemente stabilito e con caratteristiche uditive distintive per aumentare l’attivazione del soggetto (ad esempio, suone-ria con una canzone famosa), può offrire una nuova strada nella gestione di queste difficoltà nel supportare le relazioni interpersonali post-trauma.

Questi sistemi possono essere resistenti alle questioni peculiari e alle complessità della famiglia. Un suggerimento o un segnale di allerta impostato dal paziente stesso può essere più semplice da accettare delle comunicazioni intenzionali da parte degli altri membri della famiglia: possono essere infatti inavvertitamente vissute come “assillanti”, intrusive e limitan-ti da parte dei pazienti. Da una prospettiva psicoterapeutica sistemica, i sistemi di allerta possono offrire una soluzione relazionale e comunicativa ai conflitti interpersonali o al ’incremento di stress creati paradossalmente dai gesti di aiuto (per maggiori dettagli ed esempi, vedi Bowen, Yeates, Palmer, 2010; Yeates, 2009b).

6. Precauzioni nella spiegazione della Dimensione Interpersonale

Gli ultimi concetti esposti possono essere estesi alla relazione terapeutica, includendo l’introduzione di strategie elettroniche compensative come parte di un processo psicoterapeutico. Il rischio tuttavia dell’incorporare acriticamente i citati modelli di neuropsicologia cognitiva e di riabilitazione funzionale è la perpetuazione del tacito assunto implicito in questa tradizione. Tale rischio consiste nell’introduzione di strategie compensatorie come una soluzione ergonomica inefficace dal punto di vista interpersonale, compensando o sostituendo le funzioni neuropsicologiche compromes-se. Ad esempio, il principio degli indizi e degli allarmi per facilitare l’automonitoraggio e l’attivazione è rimasto fondamentale nella riabilitazione sia dell’attenzione che delle funzioni esecutive nel caso in cui il paziente sia concepito come colui che processa le informazioni, con sistemi di monitoraggio del feedback e di previsione incompleti. Ciò ha condotto molti clinici della riabilitazione a suggerire che sia i terapeuti che i parenti possano fungere da segnali, fattori di allerta e di controllo per rendere completo il sistema di processamento delle informazioni del paziente (vedi ad esempio, Bieman-Copeland, Bywan, 2000). Anche se questi interventi hanno avuto successo nel migliorare il processamento delle informazioni, non è ancora chiaro quale sia il significato del contesto relazionale e quali siano le differenze sostanziali negli schemi relazionali.

La relazione terapeutica è particolarmente investita da questi aspetti, caratterizzata com’è dallo squilibrio centrale di potere e ricettrice della pro-140

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