Heaven (Italian Edition) by Adornetto Alexandra

Heaven (Italian Edition) by Adornetto Alexandra

autore:Adornetto, Alexandra [Adornetto, Alexandra]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Casa Editrice Nord
pubblicato: 2014-02-26T23:00:00+00:00


18

Rumori misteriosi

Mentre era immerso nei propri pensieri, Gabriel si accigliò. Sentivo che ci stava nascondendo qualcosa riguardo alla pericolosa situazione nella quale ci trovavamo.

«Saliamo. Dobbiamo parlare», disse all’improvviso.

«Non voglio lasciare Xavier», risposi io, scuotendo la testa con determinazione.

«Starà bene.»

«Cosa? Ti sembra che stia bene?» Ero incredula.

«Beth, non ho detto che ’sta’ bene, ho detto ’starà’ bene qui sotto, per un po’. Allora ti decidi a venire sì o no?»

«No! Tu e Ivy sapete il fatto vostro. Non avete bisogno di me», risposi cocciutamente, decisa a non muovermi da lì.

Gabriel tirò un sospiro. Sapevo che era stanco e che stavo mettendo a dura prova la sua pazienza. «Vorresti essere così gentile da dirmi che cosa pensi di ottenere stando qui sotto?»

«Non lo so, ancora.» Feci spallucce. «Comunque verrò su subito. Vi chiedo soltanto di lasciarmi sola con Xavier per qualche minuto, se non vi dispiace», insistetti in tono tagliente.

«Invece sì che ci dispiace. Quand’è che comincerai a ragionare?» ribatté mio fratello, irritato.

«Perché non la smetti di dirmi che cosa devo o non devo fare?»

«Gabriel è soltanto preoccupato te. Non puoi fare niente per Xavier in questo momento ed è meglio che tu non rimanga da sola con lui», intervenne Ivy.

«Ma è incatenato! Cosa può farmi?!» esclamai.

«Bethany, non è il momento di litigare. Per il bene di Xavier dobbiamo agire di comune accordo. Più perderemo tempo a discutere, più a lungo il demone resterà nel suo corpo. Allora, hai intenzione di aiutarci, o no?»

A differenza di Gabriel, che non aveva ancora imparato l’arte della diplomazia, sebbene intrattenesse rapporti con gli esseri umani da secoli, Ivy sapeva sempre trovare le parole più convincenti. Come al solito riuscì a farmi sentire una ragazzina petulante, incapace di guardare al di là del proprio naso. Alla fine li seguii di malavoglia su per le scale, rivolgendo un’ultima occhiata a Xavier, ancora immobile e intento a fissare il soffitto con sguardo vacuo. Giunta in cima alle scale, mi fermai. «E se gli succede qualcosa?»

«Lo sentiremo, non preoccuparti.»

«Okay. Però facciamo in fretta», dissi, seccata.

Ma la nostra riunione si rivelò tutt’altro che breve. Avrei dovuto saperlo: i miei fratelli non erano i tipi da prendere decisioni su due piedi. Affrontare una situazione delicata come quella era come camminare in equilibrio su una corda sospesa nel vuoto. La vita umana era fragile e i demoni erano esseri distruttivi; un solo errore e avremmo potuto perdere la partita. In cucina sentii montare un senso di frustrazione, mentre Ivy, affaccendata a preparare uno strano infuso di erbe, staccava con calma le foglie dagli steli per poi lasciarle macerare in acqua bollente. Gabriel, invece, si mise a estrarre dagli armadietti scatole di sale che poi allineava sul bancone. Un simile comportamento mi sembrava più consono a due apprendisti stregoni piuttosto che a due angeli dotati del potere di estirpare il demone dal corpo di Xavier. Perché non si decidevano ad agire?

«Lo ucciderebbe, lo sai», mi lesse nel pensiero Gabriel. «Se provassi a estirparlo, sarebbe come strappare i punti di sutura da una ferita. Xavier non sopravvivrebbe al dolore.



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