I disobbedienti by Casali Erika

autore:Casali Erika [Erika, Casali]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: attivismo, clima, disobbedienti, distopia, ragazzi, dittatura, governo, donne, ragazze, icodiciXL
editore: Edizioni Piuma
pubblicato: 2023-05-29T16:09:00+00:00

Camelia

estate

Se prima eravamo i Disobbedienti, quelli che si opponevano al sistema, ora siamo noi il sistema. Com’è successo? E soprattutto, come mai non eravamo consapevoli del fatto che questo sarebbe avvenuto per forza? Volevamo sovvertire un ordine, ma era ovvio che lo avremmo sostituito con un altro. Più giusto, più sbagliato, diverso – è davvero importante?

Oltre alla tentazione di cedere alle comodità della tecnologia dobbiamo prendere in fretta una decisione su come comportarci con chi infrange le regole. Che c’entrano i due argomenti e per quale ragione non ce li siamo posti prima di partire? C’entrano, perché non ho mai visto tanta gente arrabbiata come negli ultimi tempi.

Il fatto è che abbiamo redatto delle leggi e ora dobbiamo essere in grado di farle rispettare per il bene comune, per la tranquillità di chi non crea alcun fastidio, che è qui perché crede nel progetto e ci lavora per salvare il Pianeta e gli esseri umani. Sbagliano gli altri, giunti alla Penisola solo per provare uno stile di vita nuovo? No, solo che vogliono cose diverse, a cui pensavano di poter rinunciare quando sono venuti qua. E possono essere le cose che più davamo per scontate una volta: il dentifricio in tubetto, per esempio. Cibo cinese da asporto dentro a quelle comode confezioni usa e getta…

Ora, qual è la soluzione? Rispedirli sulla terraferma? Perché dovrebbero avere meno diritto di noi di stare qui? Forse dovremmo andarcene noi? È tutto così confuso, non riesco a tirare una linea precisa che mi dica cosa è bene e cosa male, cosa è giusto e cosa sbagliato. Qui una legge c’è, è stata decisa da tutti noi insieme, e quindi chi vuole restare deve rispettarla.

Mi puzza tanto di dittatura questo discorso! Però tutte le proposte e lamentele sono state vagliate e discusse, che altro possiamo fare? Davvero non so distinguere più tra bianco e nero! È terrificante.

In fondo è sempre l’essere umano a rovinare tutto, quindi perché dovrei sorprendermi? Quello che mi fa paura è che forse anche io sono parte del problema e non me ne rendo conto. È una possibilità spaventosa.

Leo sostiene che dobbiamo cacciarli: non vogliono rispettare le leggi che abbiamo creato insieme? Per un po’ ce l’hanno fatta, ora non ne possono più delle privazioni e delle fatiche quotidiane? Bene, sono liberi di andare da un’altra parte, tornare nel sistema che abbiamo abbandonato o anche crearsi una comunità tutta loro. Da un’altra parte, però, perché qui ci siamo noi.

Io penso che ci sarà sempre qualcuno che si opporrà, che la penserà diversamente, e allora che faremo? Manderemo via tutti? Rimarremo in quei quattro gatti d’accordo tra loro e ci daremo pacche sulle spalle a vicenda?

Certo che per costruire questa comunità ci deve essere un accordo di base, cioè la dobbiamo pensare tutti nello stesso modo per quanto riguarda quella che è la cosa principale, il motore che ci muove: il rispetto del Pianeta. Per il resto, secondo me, ognuno deve essere libero di fare, dire, pensare e credere in quello che vuole.

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