Il giardino segreto by Frances Hodgson Burnett

Il giardino segreto by Frances Hodgson Burnett

autore:Frances Hodgson Burnett [Hodgson Burnett, Frances]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852021985
editore: Mondadori
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


— Non dobbiamo muoverci — sussurrò, con l’accento cantilenante dello Yorkshire. — Non dobbiamo neppure respirare. Sapevo che era in cerca di una compagna, quando l’ho visto l’ultima volta. È il pettirosso di Ben Weatherstaff… Sta costruendo il nido. Se non lo disturbiamo, si fermerà qui.

Zitti zitti si sistemarono sull’erba e rimasero immobili.

— Non deve accorgersi che lo osserviamo con troppa attenzione — disse Dickon. — Se ha l’impressione che vogliamo interferire col suo lavoro, non ne vorrà più sapere di noi. Si comporterà in maniera completamente insolita finché non avrà finito. Sta mettendo su casa… Sarà timido e permaloso. Ora non ha più tempo per spettegolare e andare a far visita alla gente. Dobbiamo stare immobili e fingere di essere fili d’erba, o alberi, o cespugli. Poi, quando si sarà abituato, cinguetterà un po’ e si convincerà che non gli daremo fastidio.

La signorina Mary non era tanto certa di sapere come fingersi erba, albero o cespuglio, cosa di cui Dickon pareva sicurissimo. Ma quella stravagante dichiarazione sembrava la cosa più naturale del mondo, perciò la bambina immaginò che per lui dovesse essere facile e lo osservò per qualche minuto con grande attenzione, domandandosi se realmente gli fosse possibile diventare pian piano verde e farsi spuntare rami e foglie. Il ragazzo si limitò a stare seduto perfettamente immobile e, quando parlò, lo fece con voce tanto bassa che Mary si stupì di riuscire a udirlo, anche se lo capiva perfettamente. — Questa operazione di costruire il nido è parte della primavera — spiegò. — Avviene ogni anno nello stesso modo da quando è iniziato il mondo. Gli uccelli hanno il loro modo di pensare e di fare le cose, ed è meglio se nessuno s’intromette. In primavera si può perdere un amico più facilmente che in tutte le altre stagioni, se si è troppo curiosi.

— Se parliamo di lui, non riesco a fare a meno di guardarlo — replicò Mary, a voce bassissima. — Dobbiamo parlare d’altro. C’è una cosa che volevo dirti.

— Sarà più contento se parliamo d’altro — assentì Dickon. — Cosa mi devi dire?

— Be’… tu sai di Colin, vero?

Il ragazzo volse il capo e la fissò. — E tu cosa sai di lui?

— L’ho visto. Questa settimana sono andata a trovarlo ogni giorno. È lui che vuole che ci vada. Dice che lo aiuto a scordare che è malato e che sta per morire.

Appena la sorpresa svanì dal suo viso rotondo, Dickon assunse un’espressione sollevata. — Sono contento. Sono proprio contento. Mi fa sentire più tranquillo. Sapevo di non doverti dire nulla riguardo a Colin, ma nascondere le cose mi mette a disagio.

— Ti mette a disagio dover nascondere il giardino? — domandò Mary.

— Non dirò mai niente sul giardino — ribatté il ragazzo. — Però ho parlato con mia madre: «Mamma» le ho detto «ho un segreto che devo tenere per me. Non è nulla di male, sai. È come se non rivelassi dove si trova il nido di un uccellino. A te non importa, vero?»

A Mary faceva sempre un grande piacere sentir parlare della madre di Dickon.



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