Il Ritorno by SMITH Lisa Jane

Il Ritorno by SMITH Lisa Jane

autore:SMITH Lisa Jane
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854115293
editore: Abyssinian
pubblicato: 2009-01-01T00:00:00+00:00


Capitolo 12

Gli tornò in mente tutto: gli stretti corridoi e le minuscole finestre e l'odore stantio di vecchi libri. Era stato in Belgio circa cinquant'anni prima, ed era rimasto sorpreso di trovare ancora un libro scritto in inglese su un argomento del genere. Ma era lì, con la copertina consunta di un brunito color ruggine, senza più scritte, se mai ce ne fossero state. All'interno mancavano delle pagine, così nessuno avrebbe mai saputo chi fosse l'autore o quale fosse il titolo, ammesso che fossero stati stampati. Ogni "ricetta" – formula, o incantesimo, o sortilegio – implicava un sapere proibito.

Damon riusciva a ricordare la formula più facile: "Tu, o Sangue di Salicornia o Pipistrello buon rimedio sarai per tutti i Malanni o le Ingiurie Fatte da coloro che Danzano nei Boschi durante il Lunicorno".

Questi malach avevano senz'altro fatto dei danni nei boschi, ed era il mese del Lunicorno, il "solstizio d'estate" nella Lingua Antica. Damon non voleva lasciare Bonnie, e certamente non voleva che Elena vedesse quello che stava per fare. Continuando a reggere la testa di Bonnie fuori dall'acqua rossastra, si aprì la camicia. In un fodero, al suo fianco, portava un lucente coltello di legno di carpino. Lo estrasse e, con un unico e rapido gesto, si tagliò alla base della gola.

Sangue a profusione. Il problema era come farlo bere a lei. Rinfoderato il coltello, la tirò fuori dall'acqua e cercò di portare le sue labbra alla ferita.

No, è una vera idiozia, pensò, con insolita autocritica. Prenderà di nuovo freddo e non c'è modo di riuscire a farle ingoiare nulla. Immerse nuovamente Bonnie nell'acqua e rifletté. Sfoderò di nuovo il coltello e fece un altro taglio: stavolta sul braccio, all'altezza del polso. Seguì la vena fino a che il sangue non solo gocciolò, ma uscì abbondantemente. Poi accostò il polso alle labbra socchiuse di Bonnie, sistemandole la testa con l'altra mano. Le sue labbra erano semiaperte e il sangue rosso scuro defluiva meravigliosamente. Di tanto in tanto Bonnie deglutiva. C'era ancora della vita in lei.

È proprio come nutrire un uccellino, pensò, tremendamente compiaciuto della sua memoria, della sua ingegnosità e... be', di se stesso.

Sul suo volto brillò un sorriso, rivolto a nulla in particolare.

Ora doveva solo sperare che funzionasse.

Damon si spostò leggermente per stare più comodo e riaprì il rubinetto dell'acqua calda, sempre sostenendo Bonnie, nutrendola, e tutto questo, lo sapeva bene, con grazia e senza un movimento superfluo. Questa era bella. Sfiorava quasi il ridicolo. Qui, in questo momento, un vampiro non stava succhiando sangue da un umano ma cercava di salvarlo da morte certa nutrendolo con sangue vampiresco.

Ma c'era di più. Aveva seguito ogni sorta di tradizione e usanza umana cercando di spogliare Bonnie senza compromettere la sua modestia virginale. Era eccitante. Certo, aveva visto comunque il suo corpo, non c'era stato modo di evitarlo. Ma era davvero molto più entusiasmante quando provava a seguire le regole. Non l'aveva mai fatto prima.

Forse era così che Stefan si eccitava. No, Stefan aveva Elena, che era stata umana, vampiro e spirito invisibile, e ora, a quanto pare, era un angelo vivente, se mai fosse stato possibile.



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