Il segreto di Magda by Andrea Costantini

Il segreto di Magda by Andrea Costantini

autore:Andrea Costantini [Costantini, Andrea]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 2019-09-26T22:00:00+00:00


Nei giorni successivi, una strana quiete avvolse via Bertoli, come una nebbia nefasta calata sul paese, portatrice di fantasmi e cattive notizie.

La notizia dello scherzo dell’impiccagione del pupazzo aveva fatto il giro del paese ma nessuno era al corrente che Magda avesse subito violenze. Non vi erano certezze su chi fossero gli artefici del tiro mancino ma i riflettori puntavano dritti verso casa Rinaldi, gli unici gatti presenti al processo per l’assassinio di un topo.

La brutta vicenda accaduta a Magda stava assumendo connotati diversi dalla realtà, gonfiati come il bicipite di un culturista. Cosa del tutto normale, quando non si ha la completa conoscenza dei fatti. La gente ricostruiva episodi, ingigantendoli con dettagli fasulli e volutamente esagerati, per rendere il tutto ancora più disgustoso di quanto già non fosse.

Ester fu l’unica che trovò il coraggio di interagire con Magda, quando la vide uscire di casa senza il passeggino in un pomeriggio nuvoloso. Si era avvicinata timida, quasi con il timore che la donna si comportasse come un animale ferito e che l’aggredisse. Invece Magda si era dimostrata gentile, fragile come una farfalla di vetro ma aperta al dialogo. Le aveva chiesto come stava, se volesse un po’ di zucchine del suo orto e se andasse tutto bene e Magda aveva risposto che aveva passato momenti migliori, aggiungendo qualche sorriso forzato di cortesia. Il volto scavato dalla sofferenza mostrava i demoni che la torturavano dentro. Quel bambolotto significava molto per lei, era il suo riscatto, seppur posticcio, a un disastro di gravidanza. Ester vide che aveva una benda sulla testa, dietro l’orecchio, e le chiese che cosa fosse successo. Magda si lasciò andare e raccontò dello stupro, fino ad allora soltanto un segreto custodito tra le mura di casa Garroni.

Ester di fronte al racconto della violenza inorridì. Non vi era fine alle sofferenze della povera donna. Domandò se fosse riuscita a vedere i suoi aggressori, la spronò ad andare dai carabinieri a spiegare l’accaduto, che doveva denunciare quei bastardi dei Rinaldi. Perché erano stati loro, oh, se erano stati loro. Ester ci avrebbe scommesso tutti i pomodori del suo orto.

A Magda tuttavia pareva non importare. Non faceva altro che parlare e piangere per il piccolo Ezechiele di plastica impiccato al lampadario come il più becero dei criminali. Era solo un bambino di poche settimane, con che cuore quei delinquenti erano riusciti a fare questo? Scoppiò in lacrime e singhiozzi. Ester non sapeva come comportarsi, provò a metterle una mano sulla spalla e cercò di farla ragionare. Si fece coraggio e provò a dirle ciò che nessuno aveva mai avuto il coraggio di dirle. Confessò a Magda che, in realtà, non aveva perso alcun figlio, che il piccolo Ezechiele era soltanto una bambola senza vita, un giocattolo. Insistette dicendo che lo stupro era una cosa grave, non la morte di Ezechiele che, in verità, non era mai stato vivo. Un brutto gesto ma nessun bambino era morto a casa sua. Magda smise di singhiozzare e squadrò Ester come se avesse la bocca al posto del naso e viceversa.



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