Il Signore degli Anelli (illustrato) by J.R.R. Tolkien

Il Signore degli Anelli (illustrato) by J.R.R. Tolkien

autore:J.R.R. Tolkien
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2020-10-08T16:00:00+00:00


CAPITOLO XI

IL PALANTÍR

Il sole stava calando dietro il lungo braccio occidentale dei monti quando Gandalf e i suoi compagni, e il re e i suoi Cavalieri, partirono da Isengard. Gandalf prese Merry dietro di sé e Aragorn prese Pippin. Due uomini del re andarono in avanscoperta al gran galoppo e ben presto scomparvero in fondo alla valle. Gli altri seguirono con andatura lenta.

Gli Ent stavano davanti al cancello, disposti in una solenne fila come statue, con le lunghe braccia alzate, in assoluto silenzio. Quando ebbero percorso un tratto della strada serpeggiante, Merry e Pippin si volsero a guardare. In cielo splendeva ancora la luce del sole, ma lunghe ombre si stendevano su Isengard: grigie rovine che piombavano nel buio. Lì ora Barbalbero si stagliava tutto solo, come il ceppo lontano di un vecchio albero: gli hobbit pensarono a quel loro primo incontro sulla cengia soleggiata ai confini remoti di Fangorn.

Giunsero alla colonna della Mano Bianca. La colonna era ancora in piedi, ma la mano scolpita era ormai abbattuta e ridotta in frantumi. Nel bel mezzo della strada si trovava il lungo indice, bianco nel crepuscolo, l’unghia rossa in procinto di diventare nera.

“Gli Ent fanno attenzione a ogni particolare!” disse Gandalf.

Continuarono a cavalcare, e la sera s’addensò nella vallata.

“Cavalcheremo ancora a lungo stanotte, Gandalf?” domandò Merry dopo qualche tempo. “Non so come ti senti con questa misera marmaglia che hai appesa dietro; ma la marmaglia è stanca e sarà felice di non star più appesa e di stendersi.”

“Così l’hai sentito?” disse Gandalf. “Non te la prendere! Ringrazia che non abbia usato altre espressioni. Vi aveva messo gli occhi addosso. Se può esser di conforto per il tuo amor proprio, ti dirò che, in questo momento, tu e Pippin occupate i suoi pensieri più di tutti noi. Chi siete; come siete arrivati lì, e perché; che cosa sapete; se vi avevano catturato e, in tal caso, come siete riusciti a fuggire mentre tutti gli Orchi sono periti: questi i piccoli interrogativi che turbano la grande mente di Saruman. Una battuta sarcastica di Saruman è un complimento, Meriadoc, se ti senti onorato dal suo interessamento.”

“Grazie!” disse Merry. “Ma c’è più onore a stare appesi alla tua coda, Gandalf. Fra l’altro, da questa posizione uno ha modo di porre una domanda per la seconda volta. Cavalcheremo ancora a lungo stanotte?”

Gandalf rise. “Uno hobbit oltremodo incontentabile! Tutti i Maghi dovrebbero avere un paio di hobbit in custodia… per insegnargli il significato della parola e per correggerli. Mi scuserai, ma mi sono preoccupato anche di queste bazzecole. Cavalcheremo per qualche ora, con tutta calma, fino al limite della valle. Domani dovremo cavalcare più veloce.

“Quando siamo venuti intendevamo tornare direttamente da Isengard alla dimora del re a Edoras, oltre le pianure, una cavalcata di qualche giorno. Ma abbiamo riflettuto e cambiato il piano. Al Fosso di Helm ci hanno preceduto messaggeri per avvertire che il re torna domani. Da lì proseguirà con molti uomini per Fanclivo lungo sentieri che passano tra i colli. D’ora innanzi, quando si potrà evitare, non bisognerà procedere in più di due o tre insieme in aperta campagna.



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