La dittatura dell'entertainment by Anna Zinola

La dittatura dell'entertainment by Anna Zinola

autore:Anna Zinola
La lingua: ita
Format: epub
editore: Egea


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IL TEMPO (RITROVATO) DELL’ASCOLTO

Tutto inizia nel 2020…

Lo potremmo definire «effetto pandemia». È stato, infatti, nel 2020 che gli italiani hanno iniziato ad ascoltare con una certa assiduità i podcast. Confinati in casa dai lockdown, costretti a trascorrere molte ore davanti allo schermo (da quello del computer alla TV e allo smartphone), hanno cercato nuove, alternative forme di intrattenimento. I podcast si sono rivelati così la soluzione ideale per contrastare la cosiddetta «screen fatigue», derivante dal troppo tempo trascorso davanti a un monitor.

I numeri lo indicano chiaramente: solo tra febbraio e aprile 2020 gli ascolti sono aumentati del 29 per cento1. E il trend è continuato nei mesi successivi: secondo Nielsen nel 2020 gli ascoltatori di podcast sono stati il 15 per cento in più rispetto all’anno precedente.

In parallelo è cresciuto il numero dei nuovi podcast (con un aumento tra il 400 per cento e il 700 per cento, a seconda della categoria) e dei podcaster (+500 per cento di iscrizioni). Molte persone hanno infatti approfittato del periodo di isolamento per cimentarsi nella produzione fai-da-te. Attenzione però: come rilevato da Alessandro Piccioni, podcaster e fondatore dell’agenzia di comunicazione marchigiana Tonidigrigio, una percentuale significativa di questi podcast non sono stati aggiornati nel 2021 perché abbandonati rapidamente dai loro autori, oppure perché semplicemente conclusi2.

Il coronavirus ha condizionato non solo la frequenza di fruizione ma anche il tipo di argomenti. Sono stati, cioè, privilegiati i prodotti focalizzati sulle notizie e, più in generale, i podcast giornalistici.

Se il 2020 ha segnato il boom, il 2021 è stato un anno di consolidamento. Le rilevazioni di Nielsen indicano che, nel nostro paese, il consumo di podcast è continuato a crescere registrando un aumento del 4 per cento (per un totale di 14,5 milioni di ascoltatori) rispetto al 20203. Come l’anno precedente, l’ascolto si è concentrato in casa, in totale relax oppure durante lo svolgimento di altre attività (fare i lavori di casa, stirare, cucinare). Più marginale l’ascolto outdoor, in auto oppure mentre si cammina. Segno che, anche una volta venute meno le restrizioni dovute ai contagi da Covid-19, gli italiani hanno comunque mantenuto l’abitudine di dedicarsi ai podcast nel comfort di casa. Insomma, vi è stato una sorta di imprinting che si è mantenuto per almeno un biennio.



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