La donna proibita (LA DINASTIA DEGLI ELLIOTT Vol. 4) (Italian Edition) by Susan Crosby

La donna proibita (LA DINASTIA DEGLI ELLIOTT Vol. 4) (Italian Edition) by Susan Crosby

autore:Susan Crosby [Crosby, Susan]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858935330
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2015-06-09T22:00:00+00:00


8

La giornata di sabato si protrasse con esasperante lentezza. Scarlet scelse l’abito da indossare, lo stirò, quindi guardò l’orologio, scoprendo che era soltanto mezzogiorno. Non sapendo come far passare il tempo, decise di recarsi alla sede della EPH e di approfittare della palestra della società.

Si impegnò fino ad avere tutti i muscoli indolenziti, quindi fece una doccia, si avvolse in un telo di spugna ed entrò nella sauna. Si augurava di poter dire di aver eliminato John dai propri pensieri, ma continuava a vedere l’espressione del suo volto - o meglio, la sua assenza di espressione - mentre Summer parlava alla segreteria telefonica.

Non che lei avrebbe voluto fare l’amore dopo quanto era successo, ma...

Nessun ma. Nessuno dei due avrebbe potuto comportarsi in modo diverso. Era intervenuto il fato.

La porta della sauna si aprì per lasciare entrare Fin.

«Hai fatto ginnastica?» le chiese, sedendosi poco distante da lei.

«Non mi sono risparmiata, e sono sicura che domani ne pagherò lo scotto.»

«Magda mi ha appena fatto un massaggio. Vedi se riesci a bloccarla prima che se ne vada.»

Scarlet andò ad affacciarsi alla porta, fermò un’impiegata di passaggio e la incaricò di avvertire la massaggiatrice, quindi tornò a sedersi.

«Mi fa piacere vedere che ti prendi cura di te stessa» disse Scarlet alla zia. «Sono preoccupata per te. Lo siamo tutti.»

«Si tratta soltanto di un anno. Dopo che avrò vinto, mi prenderò una pausa» rispose Fin, appoggiando la testa alla parete e chiudendo gli occhi.

«Ieri sera sei andata a casa oppure hai dormito sul divano in ufficio?»

«In ufficio. Il nuovo progetto procede bene?»

«Alla grande.»

«Non ti dà fastidio lavorare con John?»

«No. Si tratta di affari.»

«E come se la cava la nuova stagista?»

«Bene. Jessie è in gamba, Fin. Se fossi in te, penserei seriamente di assumerla. Meglio con noi che con la concorrenza.»

La porta si aprì. «Signorina Elliott, Magda dice che adesso è libera e può concederle tre quarti d’ora.»

«Le dica che arrivo subito, per favore.»

Scarlet si avvicinò alla zia e le batté un colpetto sul braccio. «Vogliamo tutti che tu vinca, zia Finny. Ma vogliamo anche che tu sia in buona salute, quando sarà il momento.»

«E così sarà. Adesso, va’ pure.»

Un’ora più tardi, dopo il trattamento completo di palestra, sauna e massaggio, Scarlet si sentiva del tutto rilassata mentre si dirigeva all’ascensore. Come prossima tappa, sarebbe andata a comprarsi un paio di scarpe. L’avrebbe aiutata a passare il tempo.

«Signorina Elliott» la chiamò un addetto alla palestra mentre aspettava che arrivasse l’ascensore. «Suo nonno vorrebbe vederla.»

Scarlet riuscì a soffocare un gemito; se non si fosse trattenuta per farsi massaggiare, se ne sarebbe già andata da un pezzo. Sospirando, premette il pulsante del ventitreesimo piano.

La signora Bitton, l’assistente nonché cane da guardia di Patrick, non era alla sua scrivania e la porta dell’ufficio del nonno era aperta. Scarlet vi sbirciò dentro.

Lui era al telefono e le fece cenno con la mano di entrare.

«Arriverò puntuale» disse con dolcezza. «E non sto ammazzandomi di lavoro, anima mia. Scarlet è passata a trovarmi, così scambierò qualche parola con lei e subito dopo verrò a casa.



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