L'eredità del drago by Catherine Archer

L'eredità del drago by Catherine Archer

autore:Catherine Archer [Archer, Catherine]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, Historical, General
ISBN: 9788858948781
Google: abEeDAAAQBAJ
editore: Harper Collins Italia
pubblicato: 2016-05-09T22:00:00+00:00


15

Isabelle passeggiava da un’ora tra i merli del bastione. L’esercizio fisico tuttavia non le aveva arrecato alcun sollievo. L’agitazione non aveva accennato ad allentarsi. Si fermò e guardò nell’oscurità oltre le mura del castello. Il cielo alle sue spalle era denso di nubi che nascondevano la luna e le stelle.

Ancora una volta ripensò a ciò che Simon aveva detto a suo padre nel salone. Nessuno dei due sapeva che lei aveva ascoltato la loro conversazione per caso, mentre andava in cucina a prendere una tazza di latte caldo. Era evidente che Simon aveva preso le sue difese solo perché, almeno temporaneamente, era la signora di Avington, tuttavia si era sentita... Be’, non sapeva nemmeno lei che cosa avesse provato.

Non riusciva a togliersi di mente l’ultima cosa che Simon le aveva detto prima che lasciassero il casino di caccia, che tra loro c’era dell’attrazione. Aveva colto nel segno, e quella consapevolezza l’aveva turbata e imbarazzata come non le era mai successo in vita sua. I ricordi dei momenti trascorsi insieme a lui e delle cose che avevano fatto non le davano pace. Le sensazioni che aveva risvegliato in lei con le sue carezze e le sue labbra si facevano più vivide e infuocate via via che nuove immagini prendevano forma nella sua mente, al punto che nemmeno la ruvida pietra che le graffiava i morbidi polpastrelli la distrasse da quei pensieri.

Simon non la voleva, e tuttavia non poteva fare a meno di desiderarla. E lei, che avvertiva acutamente la sua presenza, non aveva potuto fare a meno di notare il calore che gli accendeva lo sguardo quando la guardava, convinto che lei non lo sapesse. Aveva sentito il suo corpo irrigidirsi il giorno precedente, quando per caso l’aveva sfiorato con l’anca salendo le scale. E anche se non aveva esperienza in quel senso, Isabelle sapeva che cosa significava. L’intimità che avevano condiviso al casino di caccia aveva rimosso il velo della sua fanciullesca innocenza.

Il rumore di una scarpa che urtava contro la pietra interruppe le sue riflessioni. La sentinella che perlustrava quel tratto di mura era appena passata alle sue spalle. Anche se aveva continuato imperterrita a camminare guardando fisso davanti a sé, Isabelle si sentiva osservata e sapeva che il soldato si stava chiedendo perché lei si trovasse lì da sola a così tarda sera. Ma lei non voleva essere oggetto di curiosità, pensò irritata. Le dava molto fastidio l’idea che gli abitanti del castello facessero congetture sulla loro padrona, e soprattutto non voleva che suo padre si accorgesse del suo insolito comportamento.

Simon si divertiva a stuzzicarlo, ma a lei non piaceva affatto. E non le andava a genio nemmeno l’idea di passare per debole. Perché questo era l’attrazione che provava per il marito, nient’altro che debolezza!

Tuttavia non sapeva come celare le sue emozioni. Eppure doveva ben esserci una soluzione, rifletté mordicchiandosi un labbro

All’improvviso fu folgorata da un’idea: qualcosa da fare c’era, sempre che avesse il coraggio di agire. Era un sistema un po’ brutale, ma se non altro avrebbe



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