Una moglie affidabile by Robert Goolrick

Una moglie affidabile by Robert Goolrick

autore:Robert Goolrick [Goolrick, Robert]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: General, Historical, Romance, Fiction
ISBN: 9788860616791
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2010-01-01T23:00:00+00:00


Catherine non riusciva a fermarsi. Era come una droga da cui era stata lontana per troppo tempo. Scrisse a Truitt. Gli disse che stava facendo dei progressi, ma che erano lenti. Gli promise che Andy, lo chiamava così nelle lettere, sarebbe tornato a casa.

Andava da Antonio ogni giorno. Non si preoccupava più di Fisk e Malloy. Non li aveva mai visti. Riteneva che fossero appostati nell'ombra, ma ormai era andata troppo oltre per preoccuparsene.

Lei e Antonio facevano l'amore, qualche volta per dieci rabbiosi minuti, qualche volta finché la notte non diventava giorno e poi di nuovo notte: allora lei prendeva un vestito dall'armadio e uscivano. Mangiavano ostriche e bevevano champagne.

Salvo la sua straordinaria ossessione per Truitt, il fascino di Antonio era infantile e indelebile. La faceva sentire ancora come quando era giovane, quando tutto era nuovo e possibile. Le raccontava in continuazione le storie dei suoi viaggi, le buffe stranezze della gente che aveva incontrato sulla sua strada, e sembrava sempre tutto nuovo e innocente: erano le avventure infinite di un ragazzino che

non cresceva mai. La sua risata era come acqua pura che brillava al sole, che zampillava sulle rocce in una foresta in primavera.

Antonio la faceva ridere. Con Truitt non succedeva mai. Truitt per lei era molte altre cose, tutte buone e solide, ma con lui non rideva mai.

Catherine sapeva anche, perché qualche volta Antonio glielo aveva detto - di notte, quando la sua corazza cadeva, quando giaceva fra le sue braccia nudo, magro e finalmente vulnerabile - che in realtà era soprattutto una lunga scalata solitaria per raggiungere i prossimi soldi o la prossima donna. Era un giovane uomo perduto, solo al mondo, senza madre né padre, senza una casa dove tornare; ma quando sedeva con lei davanti a ostriche e champagne, era come se la sua vita fosse stata sempre piena di giornate luminose e lenzuola pulite.

Antonio le parlava della sua bellezza, le diceva che non se ne stancava mai e lei gli credeva.

Andava nella rozza birreria dove lui suonava il pianoforte e si metteva a civettare con altri uomini proprio di fronte a lui, sapendo che non avrebbe reagito. Qualche volta c'erano delle risse fra operai vestiti in modo troppo formale per quel posto e Catherine non si muoveva neppure dal suo tavolo.

Poi andavano nei bordelli, dove donne cinesi li svestivano, li fasciavano di seta, massaggiavano i loro corpi nudi con oli tiepidi e profumati e offrivano loro palline nere e gommose di oppio. Tornavano a casa all'alba: lei si cambiava, indossando altri vestiti, quelli che aveva usato per andare da lui, e tornava al Planter's Hotel. Qualche volta non riusciva neanche a infilare la chiave nella toppa; un facchino assonnato doveva aiutarla. Dormiva fino al pomeriggio e si svegliava con il cinguettio dell'uccellino che cantava.

Beveva caffè nero forte e mangiava poco e niente, al massimo un toast con la marmellata. Dormiva pochissimo, solo le ore tra l'alba e mezzogiorno. Qualche volta di pomeriggio, in biblioteca, quasi sveniva dalla fame, i guanti di pelle appoggiati accanto alla pila di libri.



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