Freddo come la pietra (Dark Elements - Vol. 2) (Italian Edition) by Jennifer l. Armentrout

Freddo come la pietra (Dark Elements - Vol. 2) (Italian Edition) by Jennifer l. Armentrout

autore:Jennifer l. Armentrout [Armentrout, Jennifer l.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858937068
editore: HARLEQUIN MONDADORI
pubblicato: 2015-07-06T22:00:00+00:00


20

Con la polizia e tutto quello che era successo, quel giorno la scuola chiuse prima.

Zayne dormiva quando lo chiamai, ma non appena gli raccontai cos’era successo, scattò in piedi e uscì di casa. Non più di venti minuti dopo che gli agenti avevano cominciato a mandare a casa gli studenti, mi ritrovai seduta con Zayne e Roth a un tavolo con separé in una panetteria in fondo alla strada.

Non eravamo gli unici della scuola. C’erano anche Eva e Gareth, seduti a un tavolino rotondo sotto la foto incorniciata di una pagnotta appena sfornata. Gareth era curvo su una tazza che teneva con mani pallidissime e aveva le spalle più sottili di quanto ricordassi e i capelli sporchi e spettinati.

Sembrava fatto all’inverosimile, ma mi guardai bene dall’interferire di nuovo.

Spezzai a metà il biscotto, ma per una volta non mi sentivo minimamente attratta da quella delizia zuccherosa. Conoscevo appena Gerald, dato che lo avevo visto per la prima volta solo il giorno precedente, ma era come con il tizio della Chiesa dei figli di Dio. Vedere la morte non era mai facile, non importava quale fosse il rapporto che si aveva con quella persona.

«Forse Gerald si è suicidato davvero» disse Zayne, attirando la mia attenzione sul problema da risolvere. «Per quanto triste possa essere, forse è andata così.»

Roth giocherellò con il coperchio della sua cioccolata calda. Per qualche motivo l’idea che un demone, addirittura il Principe degli Inferi, stesse bevendo della cioccolata calda mi fece spuntare sulle labbra un sorriso sarcastico. «Non lo so. Perché l’avrebbe fatto, per giunta nel bel mezzo del corridoio? Che diavolo di modo per andarsene.»

«Ma non lo conoscevi davvero. E neanche Layla.» Incredibilmente, i ragazzi stavano conversando in modo civile. «Entrambi ci avete parlato una volta sola.»

«Due, in realtà» dissi, spezzando un altro pezzettino di biscotto. «Mi ha fermata mentre andavo in classe stamattina, per ringraziarmi di non aver detto niente di lui ai Guardiani.»

«Non sembra una cosa che uno farebbe prima di impiccarsi con il vessillo della scuola» ci fece notare Roth, appoggiandosi allo schienale del divanetto. «Perché dovrebbe essere stato grato a Layla per non averlo messo in pericolo, se aveva intenzione di suicidarsi?»

«Non ha detto nient’altro?»

Annuii. «Ha parlato della congrega di Bethesda e mi ha detto di fare attenzione.» Mi spazzai via le briciole dalla mano. «Ha detto qualcosa tipo che avremmo scoperto cose che non ci sarebbero piaciute. Era quasi come se sapesse qualcosa, ma fosse troppo spaventato per raccontarlo.»

Roth mi osservò corrugando le sopracciglia. «È possibile che sia stato uno dei membri della congrega?» La domanda non era rivolta a nessuno in particolare. «O il Lilin?»

«Non avresti dovuto percepire la presenza di una strega, in quel caso?» chiese Zayne.

Roth scosse la testa. «Usano degli incantesimi per impedircelo, proprio come fanno con i Guardiani. E non sappiamo abbastanza sul Lilin neanche per capire se lo sentirei dall’odore o no.»

Mi appoggiai allo schienale e incrociai le braccia sullo stomaco per bloccare il brivido che all’improvviso mi stava danzando sulla pelle. «Aveva quasi l’aria di essere un messaggio.



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