LA MATRICE OMBRA by Marion Zimmer Bradley

LA MATRICE OMBRA by Marion Zimmer Bradley

autore:Marion Zimmer Bradley [Bradley, Marion Zimmer]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: no cover, italiano, archivio italiano
ISBN: 9788878189775
Google: 8Qu_AAAACAAJ
editore: TEA
pubblicato: 2001-11-15T14:54:57+00:00


CAPITOLO 18

UN ABITO NUOVO

Margaret Alton e Rafaella n'ha Liriel, accompagnate da due Guardie, arrivarono a Thendara precedendo una tempesta che li aveva inseguiti minacciosa per due giorni, ma senza mai raggiungerli, e di questo Margaret ringraziò tutti gli dèi di cui conosceva il nome. Le Guardie sostenevano che era l'inverno più mite di cui avessero ricordi, ma, per quello che la riguardava, era un vero inferno; aveva sempre le dita gelate ed era sicura che non sarebbe mai più riuscita a riscaldarsi i piedi.

La vista delle mura di Thendara la rincuorò; il viaggio si era svolto senza incidenti di sorta - nessun bandito, nessun banshee e solo qualche spruzzata di neve -, ma lei si sentiva stanca, le doleva la schiena ed era certa che sulle sue natiche si fossero formati i calli da sella. Per fortuna, tra non molto sarebbe arrivata al castello e, se non aveva perso del tutto la cognizione del tempo, l'arrivo di Ida Davidson era previsto per il giorno seguente o due giorni dopo al massimo.

La città le apparve come trasformata: i tetti erano nascosti dalla neve e le grondaie erano ornate da lunghi ghiaccioli; le strade erano praticabili, anche se i cumuli di neve gelata agli angoli rendevano difficoltoso il passaggio dei carri. Ma non era quella la sola differenza, rifletté guardandosi intorno: c'era dell'altro.

E allora si accorse dei lunghi festoni di sempreverdi intrecciati a stoffa dorata che adornavano le facciate delle case e dei negozi e che conferivano alla città un'aria di festa che mancava d'estate. E le parve che anche gli abitanti avessero indossato abiti più sgargianti, come per contrastare con colori accesi il grigio e il bianco dell'inverno.

Attraversando la piazza di un mercato, vide cinque o sei carrozzoni dipinti con colori brillanti. Non aveva mai visto nulla di simile su Darkover: le fiancate dei carrozzoni erano ribaltabili e potevano trasformarsi in piccoli palcoscenici, come dimostrava la rappresentazione in corso su uno di essi. Il suo rispetto per i darkovani aumentò alla vista di una decina di persone che, sfidando il freddo, osservavano lo spettacolino con interesse; di tanto in tanto dal pubblico qualcuno gridava qualcosa agli attori, e questi rispondevano.

«Rafaella, che fanno quelle persone?»

«Chi? Oh, vuoi dire i Girovaghi? Hanno il permesso di entrare a Thendara soltanto al Solstizio d'Estate e a quello d'Inverno; durante il resto dell'anno girano per la campagna e per le città più piccole. Quando sono stati qui a mezza estate non li hai visti perché eri già ad Arilinn. Le Corporazioni non li amano, per questo non si fanno vedere troppo spesso.»

«Non capisco: perché le Corporazioni - immagino che tu ti riferisca ad attori e cantanti - dovrebbero obiettare? Ma esiste una Corporazione degli attori? Non ci avevo mai pensato prima.»

«Oh, certo: c'è una Corporazione dei Burattinai, dei Ballerini e anche una dei Costumisti.» La Rinunciataria fece una smorfia, come se stesse cercando le parole adatte per dire una cosa sgradevole.

Remy, una delle Guardie che le avevano accompagnate dietro insistenza di Regis, spiegò: «I musicisti non



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