La paura e la speranza by Giulio Tremonti

La paura e la speranza by Giulio Tremonti

autore:Giulio Tremonti [Tremonti, Giulio]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2012-04-26T12:32:53+00:00


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La paura e la speranza

Gli spazi si sono estesi. Le rotte sono cambiate. Se pensiamo di poter restare uguali, mentre cambia la realtà, a un certo punto sarà la realtà a cambiarci: in peggio!

È venuto per l’Europa il tempo di mettere in campo una visione diversa del suo destino, una visione diversa della società, una visione strutturata e non destrutturata, attiva e non passiva.

La finis Europae è l’antica profezia di caduta dell’Europa, come replica della caduta della civiltà romana, una caduta annunciata tra Ottocento e Novecento, ritardata e insieme amplificata prima dalle due guerre mondiali (in realtà una guerra sola, con in mezzo un lungo armistizio) e poi dalla guerra fredda.

La profezia, però, non è irreversibile. La finis Europae non è il nostro unico destino possibile.

Ma dobbiamo insieme saperlo e volerlo. Sapere della crisi e volere reagire. Perché, se anche superandola usciamo dalla crisi dell’«agosto 2007», non possiamo comunque continuare come prima, come se niente fosse successo e come se niente potesse più succedere.

Sarà in specie proprio la spinta del malessere materiale e soprattutto spirituale che c’è già alla base della nostra piramide sociale, un malessere che via via si sposterà dal basso verso l’alto, a portarci verso il rifiuto delle forme attuali della politica, miope e abulica, fatalista e stupida.

Sarà all’opposto proprio questa spinta dal basso verso l’alto a decretare il successo delle forme e delle forze politiche che sapranno intercettare il nuovo spirito del tempo.

In Europa dobbiamo e possiamo dunque trasformare proprio la crisi che è in atto, e che cresce, in un’opportunità positiva di pensiero e di azione. Fallito il piano mer-catista di neocolonialismo, rischiamo infatti, soprattutto noi in Europa, di essere colonizzati dall’Asia. È venuto il tempo per provare a evitarlo.

Parte seconda

La speranza

Una politica nuova, dopo il fallimento delle ideologie

Il primo pensiero politico organizzato è stato espresso da Platone nella Repubblica. Qui la politica è téchne, nella sua forma superiore: «E téchne politiké».

L’immagine usata da Platone è quella del timone come strumento di governo della nave. Un’arte, la politica, che tra le arti è la più complicata, perché occorre insieme conoscere la nave e l’equipaggio, la superficie del mare, i fondali, le stelle. Non possiamo fermare il mondo, ma dobbiamo capirlo e muoverci di conseguenza. La meteorologia non fa il tempo, non decide quando splende il sole o quando piove, ma aiuta a navigare. I marinai sanno che non si governa il mare ma la nave, che si manovrano le vele e non il vento, ed è proprio così che la nostra nave deve provare a prendere il largo, se non vuole affondare in porto.

La crisi che viviamo non è in specie solo una crisi economica. È soprattutto una crisi sociale e morale. È la crisi del modello europeo finora dominante in Europa ed è il prodotto di un errore.

Il mercatismo, la riduzione ideologica dell’uomo nel mercato - esisto per consumare, consumo e dunque esisto -, basa infatti la sua essenza su di un calcolo troppo sintetico, un calcolo che si sta dimostrando sbagliato.



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