La proposta del milionario (LA DINASTIA DEGLI ELLIOTT Vol. 1) (Italian Edition) by Leanne Banks

La proposta del milionario (LA DINASTIA DEGLI ELLIOTT Vol. 1) (Italian Edition) by Leanne Banks

autore:Leanne Banks [Banks, Leanne]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858935309
editore: HarperCollins Italia
pubblicato: 2015-06-09T22:00:00+00:00


7

Gannon le lesse negli occhi la battaglia che stava combattendo contro se stessa e avvertì una stretta allo stomaco. Una delle cose che lo aveva sempre affascinato di Erika era il modo in cui i suoi occhi tradivano quello che le stava succedendo dentro.

«Se non vieni con me a casa mia» disse, togliendole dei fiocchi di neve dai capelli, «comincerò a sospettare che non puoi resistermi.»

Erika si accigliò. «Quanto sei presuntuoso. Benché tu sia ricco sfondato e perfino troppo bello, ci sono altre qualità che ti mancano.»

«Ma quelle che ho non sono adorabili?» replicò Gannon in tono scherzoso.

Lei divenne seria. «A un certo punto, devi amare per essere amato.»

Le sue parole furono come un pugno nello stomaco.

«Forse, però, non hai ancora trovato la ragazza giusta» proseguì Erika, sorridendo. «Va bene, verrò a casa tua, ma prima devo prendere alcune cose.»

«Vuoi entrare lì al buio?»

«Non sarà la prima volta, né l’ultima.»

«Aspetta un momento.» Gannon si rivolse all’autista e gli gridò: «Dammi la torcia che tieni nel portaoggetti». Poi, aggiunse: «Se necessario, fa’ il giro dell’isolato. Non ci metteremo più di qualche minuto».

«Non occorre che tu mi segua» protestò Erika.

«È da un po’ che non vengo a casa tua. Voglio vedere se hai fatto dei cambiamenti.»

«Anche se fosse, con questo buio non vedrai molto.»

«Non importa. In realtà, mi interessa sentire che odore ha.» Gannon inspirò una combinazione di profumo di pesca e vaniglia.

«Sentirne l’odore?» ripeté lei, perplessa.

«Nel tuo appartamento c’era sempre un buon odore. Talvolta di mele e cannella. Altre di frutta tropicale. Mi invogliava sempre a entrare e a fermarmi per un po’.»

«Ma non troppo a lungo» borbottò lei tra i denti. «Candele. Puoi avere tutti questi profumi a casa tua, ricorrendo alle candele.»

Prima che lui potesse replicare, Erika entrò e si diresse alla cucina. «Oppure, dal momento che sei schifosamente ricco, puoi pagare qualcun altro perché dia alla tua casa un profumo meraviglioso» disse, aprendo un pensile e frugandovi dentro. «Ti dispiace farmi luce, per favore?»

Gannon illuminò il pensile e la osservò mentre ne tirava fuori una confezione di cioccolata istantanea e una bottiglia di un qualche liquore. «Dunque, era la cioccolata che volevi prendere.»

«E il Liquore di Godiva. Anche un paio di mele. Se ricordo bene, a casa tua non c’è mai niente da mangiare.»

«Non ci sono mai, perciò andrebbe tutto a male. Però, ho un bar ben fornito.»

«Scommetto che non hai il Liquore di Godiva.»

Aveva ragione.

«Liquore da donnicciole» gridò lei, precedendolo in corridoio.

Gannon udì qualcosa che cadeva sul pavimento del bagno. «Accidenti. Luce, per favore.»

Gannon la raggiunse e la trovò che cercava a tentoni lo spazzolino da denti. Lei sollevò la testa e gli sorrise. «Non esco mai senza.» Si alzò, reggendo in una mano un assortimento di oggetti e tendendo l’altra per recuperare la torcia. «Devo prenderla in prestito per un minuto. Tu aspettami qui.»

«Perché non mi lasci entrare con te?»

«Perché no.» Erika gli tolse la torcia dalla mano e lo lasciò al buio.

«Significa che stai scegliendo un négligé sexy per farmi una sorpresa?»

«No.»

Erika riapparve un attimo dopo, reggendo una sacca.



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