La Tessitrice di Sogni: Lullabies from Darkness #2 (Italian Edition) by Isabel Giustiniani

La Tessitrice di Sogni: Lullabies from Darkness #2 (Italian Edition) by Isabel Giustiniani

autore:Isabel Giustiniani [Giustiniani, Isabel]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Dark Fantasy
pubblicato: 2018-10-15T22:00:00+00:00


Capitolo 15

Terre di Nemberia, accampamento del Conte di Snakestone

Anno 3626 dell’Era del Sacro Fondatore

Trentatreesimo giorno del mese di Farem

Kylian

T

ra poco sarà l’alba e mi devo alzare: non voglio correre il rischio che qualcuno entri nella tenda a darmi la sveglia e trovi Dhalia nel mio letto. Eppure, non riesco a decidermi a sciogliere l’abbraccio dei nostri corpi nudi intrecciati.

Questa notte ho amato Glenda, il mio cuore appartiene solo a lei. Ma ho amato anche Dhalia, più di quello che avrei dovuto e forse in maniera più violenta di quanto sarebbe stato lecito. La pelle della ragazza ha risposto a ogni mio tocco, vibrando di piacere, e i suoi gemiti non hanno fatto che accrescere il desiderio di possederla con più intensità. Ho goduto di ogni piega del suo corpo e mi sono saziato della sua verginità come un animale famelico.

Che mi è preso?

Le bende giacciono sparpagliate tra le lenzuola ma questa notte ho potuto appurare che le ferite sono scomparse. Questa prodigiosa guarigione si deve senza dubbio alla magia della Strega del Lago, ma quale malìa mi spinge ad accarezzare ancora il suo corpo, abbracciato al mio?

Sfioro la testa di Dhalia appoggiata sul mio petto, unica parte di lei ancora fasciata, con l’intenzione di svegliarla dolcemente, ma ne ricavo solo qualche mugugno dal tono assonnato. Mi maledico per il piacere che provo nel sentirla respirare su di me, indifesa sotto le mie dita che continuano a scorrerle sulla schiena fino alla morbida curva delle natiche.

Il chiarore dell’alba inizia a filtrare dall’alto e non posso più rimandare.

Scivolo fuori dal letto e sollevo la ragazza tra le braccia, avvolta dal lenzuolo. Il suo corpo rannicchiato contro il mio è leggero e minuto e di nuovo mi chiedo come possa averle fatto tutto ciò che accaduto questa notte.

La porto fino al suo giaciglio e la poso con delicatezza ma quando sto per lasciarla, mi blocca, serrandomi le braccia al collo.

«Kylian… non andare» sussurra.

Mi piego sulle ginocchia e la tengo stretta. «Shhhh… ne abbiamo già parlato. Forse la visione con il serpente è sbagliata oppure ha un altro significato. Hai visto come possono accadere cose strane nei sogni, piuttosto inaspettate, direi.»

Tace. La sento tremare. Non sono riuscito ad apparire spiritoso nemmeno a me stesso.

«Perdonami» riprendo. «Hai fatto tanto per me e io questa notte mi sono comportato come un…»

Mi tappa la bocca con le sue labbra. La bacio ancora, con la naturalezza degli altri mille baci che le ho dato. La sua bocca ha ancora il sapore del mio sesso, che vorrebbe rispondere al richiamo.

«Devo andare» sussurro, imponendomi di staccarmi da lei. «Dobbiamo smontare la tenda e togliere il campo prima che il sole sia alto.»

Annuisce e mi libera dall’abbraccio.

Rumori di passi che si avvicinano alla tenda mi fanno scattare verso l’alcova, dove mi sdraio fingendo di dormire giusto in tempo prima che entri il capitano Barrett.

L’uomo regge una lampada che illumina la tenda di una luce vivida, che mi acceca, dopo essermi abituato alla penombra.

«Lord Snakestone» esordisce, appoggiando la lampada sul tavolo accanto a quella spenta.



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