L'enigma della crescita by Luca Ricolfi

L'enigma della crescita by Luca Ricolfi

autore:Luca Ricolfi [Ricolfi, Luca]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Political Science, Commentary & Opinion
ISBN: 9788852060076
Google: FhVtBgAAQBAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 2014-10-14T22:00:00+00:00


XIII

Il destino delle società avanzate

Nell'equazione della crescita, lo abbiamo visto, la forza fondamentale è il reddito pro capite, ovvero il benessere già raggiunto. Da sola, questa forza spiega una quota notevole (circa 2 / 3) delle differenze nei tassi di crescita: a parità di altre condizioni un paese ricco cresce molto più lentamente di un paese relativamente povero (stiamo comunque parlando di economie avanzate). Il benessere, infatti, si comporta come una specie di forza d'inerzia, una zavorra che diventa via via più pesante. La crescita è come l'ascesa di un alpinista: man mano che si avvicina alla vetta, l'aria si fa sempre più rarefatta, il respiro diventa sempre più difficile, e lo zaino sembra pesare sempre di più.

Fortunatamente, però, il reddito pro capite non è l'unica forza che governa la crescita. E infatti nell'equazione della crescita, come abbiamo visto, compaiono anche i fondamentali dell'economia (z). Più precisamente, ci sono ragioni per pensare che i fondamentali possano modificare il coefficiente B, che rappresenta la produttività totale dei fattori (TFP) e regola l'impatto del reddito pro capite sul tasso di crescita:

dove la funzione ? sta a indicare che il valore del coefficiente B non è fisso ma dipende dalla qualità dei fondamentali.1

Questo implica che un paese ricco può contrastare il rallentamento della crescita dotandosi di buoni fondamentali. E naturalmente anche il contrario: un paese meno ricco degli altri può vanificare il suo vantaggio rassegnandosi a cattivi fondamentali. Concretamente, vuol dire che sia il reddito di arresto sia il reddito di stagnazione di un singolo paese possono essere notevolmente diversi da quelli del paese rappresentativo dell'insieme dei paesi OCSE. Se, per ogni paese, rifacessimo l'esercizio di simulazione che abbiamo condotto per il paese medio OCSE, otterremmo altrettante traiettorie del reddito pro capite, con le loro rispettive curve caratteristiche (diagrammi della velocità e del tasso di accrescimento).

Ma i paesi da noi studiati sono ben 32. Un'analisi paese per paese sarebbe lunghissima, e ci sommergerebbe di grafici e tabelle: meglio ragionare per tipi di paesi. Lo abbiamo già fatto nel capitolo V, distinguendo i paesi in base al benessere e alla qualità dei fondamentali nel periodo 1995-2007. Qui dobbiamo solo introdurre una piccola variante: poiché quel che vogliamo simulare è l'evoluzione di un paese a partire dall'ultimo anno pre-crisi (il 2007), i paesi saranno classificati in base alla loro situazione al termine del periodo 1995-2007, anziché in base alla loro situazione nell'intero periodo.2 Abbiamo dunque: paesi poveri con buoni fondamentali (tipo-Estonia), paesi poveri con cattivi fondamentali (tipo-Cile), paesi ricchi con buoni fondamentali (tipo-Svezia), paesi ricchi con cattivi fondamentali (tipo-Giappone).

Una volta classificati i paesi in quattro tipi, possiamo - per ogni tipo - calcolare la media delle due variabili chiave (reddito e qualità dei fondamentali) in ciascun gruppo e simulare l'evoluzione del relativo tipo a partire dalla situazione nel 2007. Prima di presentare le simulazioni, tuttavia, occorre dire qualcosa sulla situazione dei vari gruppi di paesi.

I due gruppi di paesi con buoni fondamentali (tipi definiti Estonia e Svezia) hanno fondamentali molto simili, anche se leggermente migliori nel gruppo dei paesi poveri.



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